Cinema

In Sala. Storia di una ladra di libri

Marina Niceforo

Dal best seller di Markus Zusak, l’emozionante storia di una giovane amante dei libri nella Germania nazista della Seconda Guerra Mondiale.

Se la letteratura di tutto il mondo non smette di essere fonte inesauribile da cui attingere nuove storie per il cinema, sicuramente lo è ancor di più se un romanzo riguarda un’amante dei libri: The Book Thief, bestseller del 2005 di Markus Zusak, parla proprio di questo. Affidandosi all’adattamento di Michael Petroni (già autore de Le Cronache di Narnia – Il viaggio del veliero), il regista britannico Brian Percival dirige un racconto profondo e delicato, ambientato nella Germania della Seconda Guerra Mondiale.

In un momento storico universale che come pochi altri si presta a fare da sfondo a storie intime e personali, Storia di una ladra di libri narra appunto le vicende della piccola Liesel Meminger (Sophie Nélisse), adottata a nove anni da Hans e Rosa Hubermann (Geoffrey Rush ed Emily Watson). Sarà proprio il padre adottivo ad insegnare a Liesel a leggere, sostenendo fin dall’inizio il suo nuovo amore per i libri: la frequentazione con la biblioteca personale della moglie del sindaco e l’arrivo di Max, un ebreo che gli Hubermann decidono di nascondere in casa, faranno crescere e maturare Liesel, trasformandola in una piccola donna dal pensiero audace e dalla forte sensibilità.

Storia di una ladra di libri è un film stilisticamente piuttosto convenzionale sia per regia che per narrazione, tanto che non sono pochi i punti in cui la “semina” è fatta in troppo evidente attesa del “raccolto” finale. Ciononostante, il racconto propone pagine di grande profondità, come quando esplora il rapporto tra Max e Liesel attraverso i libri che la bambina ruba dalla biblioteca del sindaco, o quando riesce a comunicare l’affetto crescente di Liesel verso i genitori adottivi. Molto del merito va anche ai tre attori protagonisti (Rush, Watson, Nélisse), capaci di interpretare in maniera sempre convincente il proprio ruolo e le situazioni della storia; ma, a proposito di questo, molte delle emozioni del film si devono soprattutto alle vicende del nazismo e della guerra, ripercorse qua e là lungo la trama, così importanti da costituire a buon diritto un altro personaggio principale. La scelta di tenere la morte come voce narrativa del film (così come lo era nel libro) risponde indubbiamente al desiderio di caratterizzare in qualche modo quel preciso periodo.

Con la fotografia invernale e austera di Florian Ballhaus e la colonna sonora di John Williams (nominato agli Oscar per questo film), Storia di una ladra di libri ha più di un elemento per affascinare lo spettatore, al quale si rivolge prendendosi la giusta calma per narrare, per quanto forse manchino un po’ più di decisione nell’unire la drammaticità del momento storico alla fiduciosa visione del mondo della giovane protagonista, e un maggiore approfondimento del tema cultura/censura, a proposito di libri.


Dettagli

  • Titolo originale: The Book Thief
  • Regia: Brian Percival
  • Fotografia: Florian Ballhaus
  • Musiche: John Williams
  • Cast: Sophie Nélisse, Geoffrey Rush, Emily Watson, Roger Allam
  • Sceneggiatura: Michael Petroni

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