Cinema

In Sala. Sotto una buona stella

Vincenzo De Divitiis

Vittima degli eventi e delle stelle che gli hanno voltato le spalle, Carlo Verdone racconta una nuova storia di famiglia senza dimenticare la comicità.

Se dovessimo pensare ad un attore italiano che, nel bene e nel male, ha saputo rinnovarsi negli anni, pur non disdegnando la propria origine di abile caratterista, il primo nome a venire in mente sarebbe quello di Carlo Verdone. Una qualità che il regista romano ha saputo mettere in mostra attraverso opere capaci di unire la giusta dose di ironia a quella leggera vena malinconica presente anche nel suo ultimo film, Sotto una buona stella, nel quale lo spettatore assiste non solo ai soliti momenti di forte ilarità ma anche ad una sottile riflessione sulla nostra società, in particolare su un’istituzione sempre più in crisi come quella della famiglia.

Federico Picchioni (Carlo Verdone) è un uomo d’affari di successo che, dopo aver divorziato dalla moglie, convive con una donna molto più giovane di lui. La sua vita viene sconvolta dall’arresto del suo socio e dalla morte dell’ex moglie a seguito della quale si trova ad ospitare in casa sua i due figli, Lia (Tea Falco) e Niccolò (Lorenzo Richelmy). Lasciato anche dalla giovane compagna, il protagonista si ritrova a gestire la difficile convivenza con i due ragazzi fino all’incontro con la vicina di  casa Luisa (Paola Cortellesi) la quale sconvolgerà le vite dei protagonisti.

Quella raccontata da Verdone è la storia di un uomo che si trova ad affrontare le proprie responsabilità di padre e a ricucire un rapporto sereno con i propri figli riscoprendo, così, lati sensibili del carattere che sembravano ormai perduti grazie anche al personaggio molto caricaturale di Luisa. Facile comprendere come un percorso del genere possa dare origine ad un mix non sempre ben congegnato tra scene ad alto tasso comico ad altre pervase da un eccessivo sentimentalismo che, in alcuni istanti, crea dei momenti morti e rende faticosa la visione.

Punti critici ben nascosti, però, dalle straordinarie doti di macchiettista dell’attore romano che fa leva su di esse per dar vita a sketch esilaranti rinvigoriti da una mimica facciale e su tonalità di voce che non possono non strappare un sorriso spontaneo e genuino. La stessa componente comica presente anche nelle sequenze in cui non mancano stoccate neanche troppo velate al mondo dello spettacolo, come dimostra la scena del provino di Niccolò. La riuscita nel complesso positiva del film è anche merito di una scelta indovinata degli attori tra i quali spiccano un’ottima Cortellesi ma, soprattutto, un Richelmy che si erge ad assoluta rivelazione.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Carlo Verdone
  • Fotografia: Ennio Guarnieri
  • Musiche: Umberto Scipione
  • Cast: Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy
  • Sceneggiatura: Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta, Maruska Albertazzi

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