Cinema

Questi giorni

Valentina Esposito

Giuseppe Piccioni racconta il viaggio sospeso di quattro giovani ragazze che cercano il proprio posto nel mondo.

Questi giorni si rivela essere una delle pellicole italiane più interessanti che hanno animato la 73esima Mostra del Cinema di Venezia.

Si è parlato davvero poco del film di Giuseppe Piccioni, che con grande sorpresa riesce a raccontare di quel disorientamento giovanile circa le aspettative sul proprio futuro, con poesia e dolcezza, senza appellarsi a moralismi facili, ideologie o scomodare statistiche e luoghi comuni.

Un film che riesce a parlare di attualità senza appellarsi agli slogan politici o televisivi, ma scruta l’essere umano, i suoi bisogni, le sue fragilità e quel senso di ricerca che da sempre lo distingue.

Liliana/Maria Roveran, un fiore delicato e affascinante. Caterina/Marta Gastini, un’aquila temeraria. Angela/Laura Adriani, una corazza fragile. Anna/Caterina Le Caselle, un bozzolo che non riesce a diventare farfalla.

A unire queste giovani ragazze c’è un’amicizia forte, che non ha bisogno di troppe conferme: l’una sa di esserci per l’altra anche quando l’unica risposta che si sanno dare è il silenzio. Quello di Piccioni però, all’interno del film, non è un silenzio assordante, ma un silenzio che contempla e guarisce, una pausa dai dubbi e dalle scosse della vita.

Ed è qui che il regista suggerisce al cinema italiano una nuova strada da inseguire: una narrazione dove l’on the road è uno sfondo ma mai un protagonista, dove gli incontri sono delle evasioni da una realtà piatta ma mai snodi cruciali. Il viaggio di queste novelle piccole donne non è uno di quei viaggi che ti scuote e ti cambia per sempre, è un viaggio che riflette sul tempo e rivelerà loro una verità presente da molto nelle loro vite.

Se Baricco non ha fatto scendere, tra saggezza e dolore, Novecento dalla nave, queste quattro novelle giovani donne capiscono di non potersi permettere di non scendere dalla loro nave, da quel presente che profuma di un’eternità fasulla.

Piccioni suggerisce così una nuova idea di viaggio: un viaggio breve, neppure tanto inteso, ma un movimento, una timida sonata dalla ripresa lenta che si conclude in un ritornello che riaccende lo scorrere inesorabile dell’esistenza.

Ci regala così dei momenti poetici di cinema, dove le parole vengono risucchiate da un delicato rallenty e da un’inquadratura che gioca di avvicinamenti e allontanamenti in perfetta sincronia con la musica per cercare di fermare, sondare quelle anime silenziose e inafferrabili.

Questi giorni è l’amara, ma forse non così tanto, consapevolezza che come afferma Caterina “tutto quello che accade ci accade senza che ne siamo consapevoli”, un sugo della storia che si svela a noi inaspettatamente, quando già correva sotto i nostri occhi.


Dettagli

  • Titolo originale: Questi giorni
  • Regia: Giuseppe Piccioni
  • Anno di Uscita: 2016
  • Genere: Drammatico, sentimentale
  • Fotografia: Claudio Cofrancesco
  • Musiche: Valerio C. Faggioni
  • Costumi: Emanuela Naccarati
  • Produzione: Italia
  • Cast: Marta Gastini, Maria Roveran, Laura Adriani, Caterina Le Caselle Margherita Buy, Filippo Timi
  • Sceneggiatura: Giuseppe Piccioni, Pierpaolo Pirone, Chiara Ridolfi

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