In Sala. Perfetti sconosciuti
La sincerità dei rapporti umani alla prova dei cellulari, nella sfida lanciata da Paolo Genovese.
Uscito a ridosso di San Valentino come possibile commedia romantica, Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese sembra essere invece la controparte positiva di The Hateful Eight di Tarantino, altro titolo importante di questo Febbraio 2016. Per quanto assurdo possa sembrare l’accostamento, infatti, entrambi si svolgono in un unico ambiente chiuso con un gruppo di personaggi che non sono quello che dicono di essere.
Eva e Rocco (Kasia Smutniak e Marco Giallini), Carlotta e Lele (Anna Foglietta e Valerio Mastandrea), Bianca e Cosimo (Alba Rohrwacher e Edoardo Leo), e il divorziato Peppe (Giuseppe Battiston) sono amici di vecchia data; una sera si riuniscono a cena a casa di Eva e Rocco e, per provare a loro stessi che i reciproci rapporti d’amicizia e d’amore non hanno segreti, decidono di mettere tutti i cellulari sul tavolo e condividere pubblicamente ogni messaggio o telefonata che arrivi durante la serata. Nessuno sarà immune dalle sorprese del gioco.
Rispetto alla situazione di partenza tarantiniana, dunque, qui cambiano solo i presupposti: se i sette personaggi sono amici, e se nessuno di loro ha nulla da nascondere all’altro, allora non ci sarà da preoccuparsi. Ovviamente non è così, e dalle immagini emergono ben presto le dinamiche di gruppo e di coppia: laddove le parole sono superflue, funzionano bene gli sguardi, le espressioni di dubbio e di incertezza che a mano a mano vanno a caratterizzare ciascuno dei protagonisti. Specialmente nella prima parte, anzi, i dialoghi non riescono ad alimentare la complicità tra i personaggi e a costruire quel senso di estrema confidenza che naturalmente dovrebbe esserci tra amici, una partenza un po’ fredda che lascia non poco perplessi.
Con il procedere della trama – e gli infiniti colpi di scena che possono arrivare dai cellulari come attori della narrazione – l’atmosfera si scioglie e lo spettatore può divertirsi, oltre che stare in tensione, per gli imprevedibili risvolti della storia.
È merito della regia l’ottimo meccanismo di semina e raccolta per immagini che prepara alle conseguenze di ogni azione, principio fondamentale per sostenere un racconto che avviene tutto attorno a un tavolo; meno efficace, a livello contenutistico, la sceneggiatura, che tende spesso a eccedere nel dramma e a motivare poco i personaggi e le loro decisioni. Nulla da eccepire, invece, al cast tutto, formato da alcuni degli attori italiani più validi in circolazione.
Elegante la soluzione nel finale, epilogo che fa riflettere e riporta Perfetti sconosciuti nel suo ambito più congeniale, quello del gioco.
Dettagli
- Titolo originale: Perfetti sconosciuti
- Regia: Paolo Genovese
- Genere: Commedia
- Fotografia: Fabrizio Lucci
- Musiche: Maurizio Filardo
- Cast: Kasia Smutniak, Edoardo Leo, Marco Giallini, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston
- Sceneggiatura: Paolo Genovese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini, Rolando Ravello