Cinema

In Sala. Non dico altro

Fausto Vernazzani

James Gandolfini e Julia Louis-Dreyfus fanno scintille all’incrocio di due divorzi nella novella sentimentale della regista Nicole Holofcener

Credere che una donna non possa essere una regista di talento è una grave forma di discriminazione. Jane Campion lo sa bene, lei che al corrente Festival di Cannes ha alzato un polverone sottolineando ancora il grande divario che c’è tra i due sessi all’interno dell’industria cinematografica. Eppure si potrebbero perdere ore a parlare di registe di livello, una su tutte è di sicuro l’americana Nicole Holofcener, nelle sale italiane solo adesso con Non dico altro.

Formatasi sui set di Woody Allen grazie al suo patrigno Charles H. Joffe, per lungo tempo produttore del regista di Manhattan, la Holofcener sì è sempre fatta foriera di un cinema del reale attraverso il genere sentimentale, creandosi una cifra stilistica interamente devota alla narrazione. Non dico altro non fa eccezione: Eva è una massaggiatrice divorziata con una figlia adolescente pronta a partire per il college, sola finché ad una festa non incontra Albert, anche lui separato da sua moglie Marianne, che per una fortuita coincidenza è la sua nuova cliente, anche lei conosciuta la stessa sera.

Il rapporto tra Eva ed Albert si fa sempre più intimo, così come l’amicizia tra lei e Marianne, e quando scoprirà di essere in contatto con la severa ex-moglie di lui e il disgustoso ex-marito di lei, coglierà l’occasione per conoscere in anticipo tutti i difetti del suo nuovo compagno. Julia Louis-Dreyfus incarna alla perfezione l’ideale della donna comune, ancora attraente ma in là con gli anni, e la sua paura di inciampare in una storia già vissuta come il suo vecchio matrimonio si rivela essere la sua più grande nemica: vivere la nuova relazione oppure evitare il peggio prima che arrivi è il dilemma.

Sul piano tecnico non si parla di capolavoro, come in un’opera di Woody Allen la Holofcener non cerca l’inquadratura perfetta, incornicia i suoi personaggi e ne cerca il profilo migliore, dando all’umanità dei suoi personaggi un’aura non di bellezza, ma di piacenza, che possa coinvolgere lo spettatore nelle stesse identiche emozioni della protagonista. Un metodo che oltre a valorizzare il testo – scritto anch’esso dalla Holofcener – dà un maggior peso alle ottime interpretazioni di un cast in cui figurano una splendida Catherine Keener e la simpatica montagna di bontà James Gandolfini, in uno dei suoi ultimi ruoli prima di morire a Roma nel 2013.

Non dico altro è un’ottima commedia romantica senza né alti né bassi, scorre su di un singolo piano senza sconvolgere, non ci sono colpi di scena inattesi, ma solo l’inevitabile che tutti nella vita prima o poi affronteremo. Questo è il cinema di Nicole Holofcener, vivere nei panni di qualcun altro per un’ora e mezza, alleggeriti dei propri pensieri.


Dettagli

  • Titolo originale: Enough Said
  • Regia: Nicole Holofcener
  • Fotografia: Xavier Pérez Grobet
  • Musiche: Marcelo Zarvos
  • Cast: Julia Louis-Dreyfus, James Gandolfini, Catherine Keener, Toni Collette, Ben Falcone, Tracey Fairaway,
  • Sceneggiatura: Nicole Holofcener

Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti