Cinema

In Sala. Maraviglioso Boccaccio

Valentina Esposito

Riscoprire e sfogliare le pagine del Decamerone: il suggestivo viaggio cinematografico dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani.

 

1348. Un gruppo di dieci ragazzi, precisamente tre giovani e sette fanciulle decidono di allontanarsi da Firenze, devastata dalla peste. Scelgono allora le braccia confortanti e paradisiache della natura per trovare conforto, nell’attesa che il peggio sia passato, e trascorrere insieme dieci giorni raccontandosi novelle. Speranze, sogni, desideri e riflessioni sulle vicissitudini umane riempiranno le giornate di questo gruppo di giovani, alla ricerca di un ordine che si opponga al devastante caos che regna nella loro Firenze.

È la ben nota cornice del Decameron, di cui Paolo e Vittorio Taviani scelgono di raccontare quelle novelle che insieme possono ben conservare lo spirito boccaccesco e grottesco dell’opera. I due registi fedeli quindi al desiderio di Boccaccio di omaggiare le donne con il suo Decameron, portano le donne in primissimo piano: Catarina (Vittoria Puccini), Ghismonda (Katia Smutniak), Isabetta (Carolina Crescentini), e Usimbalda (una magnifica Paola Cortellesi) a cui si aggiunge senza stonature tematiche la storia di Calandrino (Kim Rossi Stuart), e infine la ben nota novella di Federigo degli Alberighi (Josafat Vagni). Notevole è la ricostruzione accurata, quasi maniacale, dell’epoca di riferimento grazie ai vividi colori dei costumi (Lina Nerli Taviani) e le scenografie (Emita Frigato) che trasformano i fotogrammi in piccoli quadri, a cui si aggiunge la maestria dei due registi, che giocano sapientemente con le inquadrature più curiose e i giochi di luce.

L’effetto che si ha di fronte a Maraviglioso Boccaccio è quello di un libro che si lascia sfogliare, senza alcuna importanza all’ordine di pagine: si sceglie per caso una novella, guidati dal proprio istinto. E parlando di passioni e sensi, è proprio la sensualità espressa in tutte le sue miriadi sfumature a guidare la narrazione, è il piacere di narrare, di stare insieme, di amarsi, di abbandonarsi al mondo e alle sue meraviglie. Sotto questo aspetto è notevole come i fratelli Taviani siano riusciti perfettamente a trasmettere l’aura delle pagine del Boccaccio, senza alcuna pretesa di insegnare il Decameron o di volerlo presentare a tutti i costi in maniera anticonvenzionale. La storia, le ambientazioni e i sentimenti che vi sono dentro sono già sufficienti a rendere efficace il soggetto, e ci si concentra allora sulla forma, su come far arrivare al meglio attraverso le possibilità del cinema quella meraviglia delle pagine.

Unica pecca: dispiace forse che la cornice rispetto alle novelle presentate appaia più scarna e un po’ incompleta, ridotta all’osso e non armoniosamente legata a quei caratteri e input lanciati dai dieci personaggi persi nella campagna toscana. Ad ogni modo ne riesce a venire fuori il loro risvolto più moderno: prendersi una pausa dalla vita, partire, fermarsi, ma poi tornare per pareggiare i conti con se stessi e il mondo. Un messaggio sottile e nascosto, che tanto dice però ai nostri tempi che corrono.


Dettagli

  • Titolo originale: Maraviglioso Boccaccio
  • Regia: Paolo Taviani, Vittorio Taviani
  • Fotografia: Simone Zampagni
  • Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia
  • Cast: Carolina Crescentini, Flavio Parenti, Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Lello Arena, Kim Rossi Stuart, Vittoria Puccini, Michele Riondino, Kasia Smutniak, Jasmine Trinca, Josafat Vagni, Rosabell Laurenti Sellers
  • Sceneggiatura: Paolo Taviani, Vittorio Taviani

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