In pochi casi come in questo è necessario dare un contesto. O, almeno, diventa necessario sull’esperienza personale di chi abbia visto spettatori, all’uscita della sala nella quale era proiettato Planet Terror, lamentarsi della scarsa qualità dell’immagine in molti frangenti del film.

Nato nell’ambito del fake trailer omonimo realizzato proprio per il progetto Grindhouse, Machete è diventato un lungometraggio nel 2010. Machete Kills, diretto anch’esso da Robert Rodriguez, ne rappresenta ovviamente il sequel e mantiene intatte le proprie radici, proponendo un exploitation in salsa messicana denso di violenza e spacconate caricate fino al surreale.

Ritroviamo Machete (Danny Trejo) prima in un blitz finito malissimo, subito dopo convocato dal presidente Rathcock in persona (un ottimo Charlie Sheen, che per la prima volta si firma con il nome di battesimo Carlos Estevez) per fermare il rivoluzionario Mendez. Da qui in poi il ritmo si infervora, lanciando le vicende in un vortice di citazioni e sorprese continue, che non lasciano un istante alla stagnazione e conducono verso un finale ben differente da quanto prospettato dalle premesse.

Non è solo la violenza quasi da cartoon, quindi, né la generale comicità esageratissima e fracassona ad intrattenere, quanto la volontà di sorprendere di continuo lo spettatore, concentrando questi elementi in una lunga serie di personaggi veramente caratteristici ed intriganti: Machete si scontrerà con la maitresse di un bordello (Sofia Vergara) dotata di “mitragliatette” che nemmeno Austin Powers, con il famigerato killer El Chamaléon, che cambia volto (e son noti, questi volti: da Cuba Gooding Jr. a Lady Gaga, fino ad Antonio Banderas) quando viene scoperto, fino ad arrivare a Luther Voz (Mel Gibson), magnate della tecnologia dotato di preveggenza.

Situazioni ben congegnate, umorismo di grana grossa ed effetti volutamente lo-fi, richiamano continuamente le origini del progetto senza che l’autoreferenzialità diventi tale da portare in secondo piano le qualità intrinseche del film. Insomma, Machete Kills parte dalla parodia per finire ad essere un action film tout-court di tutto rispetto (come e probabilmente anche più di quanto era accaduto con il capitolo precedente), che non annoia per un secondo e lascia davvero desiderosi di scoprire cosa Rodriguez potrebbe mai combinare in un ipotetico, ma quasi scontato, terzo episodio.