Cinema

In Sala. Lunchbox

Marina Niceforo

Partita da Mumbai, vincitrice del Premio del Pubblico a Cannes, arriva in Italia l’opera prima di Ritesh Batra su un intimo rapporto epistolare attraverso un contenitore porta pranzo

Non sempre il cinema bollywoodiano riceve in Occidente la considerazione che meriterebbe, forse perché una certa quale autoreferenzialità, e la sua tendenza a stereotipare usi e costumi lo rendono distante dal nostro gusto; in questo primo lungometraggio firmato da Ritesh Batra la tradizione alla base, quella del lunchbox recapitato a pranzo, è addirittura tutta tipica di Mumbai (si chiama Dabbawala). Ma quando una storia colpisce per la sua universalità, e i personaggi che la vivono ci sono così familiari da coinvolgerci nelle loro vicende ed emozioni, allora ecco che un film esce dallo status di minoranza e arriva, ed è questo il caso di Lunchbox, a vincere il Premio del Pubblico al Festival di Cannes.

Complici il Re Mida degli attori indiani (Irrfan Khan) e una qualità di scrittura e di regia che strizza l’occhio a Mira Nair, l’opera di Batra cattura subito l’attenzione con la rappresentazione quasi documentaristica del Dabbawala, con i complessi e lunghi passaggi che portano i contenitori del pranzo dalle case dei mittenti alle scrivanie dei destinatari, in particolare quello che parte dalle mani di Ila (Nimrat Kaur).

La giovane protagonista cerca, con i consigli di una saggia zia che vive al piano di sopra, di ravvivare il suo matrimonio con prelibate e speziate ricette per il marito. Quando si accorge che il lunchbox a lui destinato arriva invece a qualcun altro, scrive un biglietto di ringraziamento per l’uomo che sembra apprezzare molto la sua cucina. L’uomo in questione è Saajan Fernandes (Khan), maturo impiegato prossimo alla pensione, vedovo e introverso per natura.

Pranzo dopo pranzo, lo scambio di lettere tra i due si fa sempre più intenso, l’interesse reciproco sempre più grande, tra riflessioni e confessioni private: è questo il cuore del film, in cui le parole sono lo strumento al centro dell’attenzione, e il botta e risposta epistolare quello del ritmo della narrazione, perfetto nell’alternanza tra momenti più intimistici e pause ironiche create dal personaggio di Shaikh (Nawazuddin Siddiqui).

Ciascuno con l’aiuto dell’altro inizia a produrre dei piccoli cambiamenti nella propria vita, e l’idea di incontrarsi per un nuovo inizio insieme si fa strada in Ila e Saajan; che si realizzi o meno, l’importante è capire che si può far ancora e sempre spazio alla felicità.


Dettagli

  • Titolo originale: The Lunchbox
  • Regia: Ritesh Batra
  • Fotografia: Michael Simmonds
  • Musiche: Max Richter
  • Cast: Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui
  • Sceneggiatura: Ritesh Batra

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