Cinema

In Sala. La vita è facile ad occhi chiusi

Marina Niceforo

Un professore di inglese, John Lennon, e un viaggio verso il deserto spagnolo nel film di David Trueba che ha fatto incetta di premi Goya.

 

Nel 1966 il professore di inglese Juan Carrión viaggiò fino in Almería, nel sud della Spagna, per incontrare John Lennon, che lì si trovava per le riprese del film Come ho vinto la guerra; Carrión era un grande fan dei Beatles, e insegnava l’inglese attraverso i testi delle loro canzoni. Questo l’episodio che ha ispirato La vita è facile ad occhi chiusi (titolo che riprende il primo verso di Strawberry Fields Forever), film del regista madrileno David Trueba che ha fatto incetta di premi Goya nel 2014.

Il prolifico Javiér Cámara interpreta il ruolo del professore Antonio, e all’inizio della storia si mette in viaggio verso l’esclusivo set cinematografico nel deserto, animato da forti speranze e aspettative; lungo la strada incontra una giovane donna che sta andando a Sud, Belén (Natalia de Molina), e un ragazzo di 16 anni, Juanjo (Francesc Colomer), che è scappato di casa. Arrivati insieme a destinazione, ciascuno di loro dovrà capire come andare avanti da sé.

La vita è facile ad occhi chiusi ha un fascino lento, che prende poco per volta e coinvolge sempre più man mano che ci si addentra nei personaggi e nelle loro storie; se la progressione degli eventi non è di per sé appassionante, i temi proposti combinano però in maniera interessante argomenti che costituiscono l’anima del film: il desiderio di libertà, la ribellione, la speranza di realizzare i propri sogni nello scontro con il conformismo, l’arretratezza culturale e in generale l’aria pesante che si respirava nella Spagna franchista di quegli anni. 

La narrazione fa uso generoso di riferimenti a Lennon e ai Beatles, dando senso al verso della canzone da cui il film prende nome, e sorprende per la semplicità con cui ritrae i tre protagonisti, ingenui ed innocenti fino alla fine.

Le musiche composte da Pat Metheny accompagnano in maniera impeccabile le immagini assolate del deserto dell’Almería così come quelle intime girate perlopiù in auto; Trueba dimostra sensibilità narrativa e buon gusto nella scelta delle riprese e nei movimenti di camera, confezionando un film di piacevole fruizione.

Più che un racconto cinematografico, una riflessione su un preciso momento storico non tanto distante da quello attuale per cupezza e mancanza di riferimenti, e su un messaggio di speranza che può ancora essere d’aiuto, come urla proprio Lennon nella canzone Help.

 


Dettagli

  • Titolo originale: Vivir es fácil con los ojos cerrados
  • Regia: David Trueba
  • Fotografia: Daniel Vilar
  • Musiche: Pat Metheny
  • Cast: Javier Cámara, Ramón Fontserè, Natalia de Molina, Francesc Colomer, Jorge Sanz
  • Sceneggiatura: David Trueba

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