In Sala. La preda perfetta
L’investigatore privato Matt Scudder esce dalle pagine di Lawrence Block e fallisce sul grande schermo col debole adattamento di Scott Frank.
A ognuno le sue caratteristiche: Philip Marlow è sempre stata un’icona di stile, Sherlock Holmes il più celebre di tutti, mentre Hercule Poirot sprizzava simpatia dai suoi ben curati baffetti. Detective nati dalla penna di scrittori famosi e non se ne sono visti tanti sul grande e piccolo schermo e mai finiremo di poterne apprezzare le avventure sull’audiovisivo: Matt Scudder aveva già fatto un’incursione negli anni Ottanta col volto di Jeff Bridges e ora ci riprova con il colossale Liam Neeson nel nuovo adattamento di un romanzo di Lawrence Block (A Walk Among the Tombstones) ad opera del regista e sceneggiatore Scott Frank dal titolo La preda perfetta.
Come molti suoi colleghi letterari, Scudder non opera più sotto la protezione della legge: il distintivo e la corruzione appartengono al passato insieme al suo demone, l’alcol, ma la violenza della città continua ad attrarre il suo talento. È al soldo di chi può permettersi di pagarlo e pur essendo solito ignorare le richieste dei criminali, accetta il compito affidatogli dal kingpin Kenny Kristo, un Dan Stevens lontano dal quieto charme di Downton Abbey, trovare chi gli ha rapito e fatto a pezzi la moglie. Tra un incontro e l’altro Scudder rivisita la New York buia di cui è il silenzioso guardiano e dopo aver svelato il mistero trasformerà il suo mestiere in una questione personale tra lui e il “male”.
Scott Frank ha un grande passato come sceneggiatore e può continuare ad avere un ottimo futuro nella stessa direzione, ma la sua seconda opera da regista conferma l’assenza di talento dietro la macchina da presa: il ritmo della storia è lento e non trasmette l’angoscia o l’inquietudine che traspare dal racconto dei protagonisti, il sottile caos newyorchese si perde tra le camminate a testa bassa di Scudder e i suoi casuali botta e risposta col giovane “assistente” TJ/Brian Bradley. Il mistero del passato di Matt prende troppo spazio e quando è svelato la regia non riesce a sfruttare a dovere il momento drammatico, così come ogni altra scena importante: tutto smorzato da un occhio incapace di guidare lo sguardo degli spettatori. Un peccato, perché un detective già redento e guarito poteva essere una buona aggiunta al clan degli investigatori letterari. Chissà se in futuro non ci riprovino con migliori risultati.
Dettagli
- Titolo originale: A Walk Among the Tombstones
- Regia: Scott Frank
- Fotografia: Mihai Milaimare Jr.
- Musiche: Carlos Rafael Rivera
- Cast: Liam Neeson, Dan Stevens, Boyd Holbrook, Brian Bradley, David Harbour
- Sceneggiatura: Scott Frank