In Sala. L’Oriana
I limiti televisivi infestano il biopic di Oriana Fallaci diretto dal regista Marco Turco e interpretato da Vittoria Puccini.
Dal regista della miniserie dedicata alla vita di Mino Reitano, ossia Marco Turco, arriva il biopic L’Oriana, una pellicola volta a dipingere il ritratto della più famosa giornalista italiana di quello che Hobsbawm ha definito come secolo breve. Scrittrice, reporter, attivista e figlia di partigiano, atea-cristiana come ella stessa si definì: una vita avventurosa e complessa quella della Fallaci che forse perde colore in una messa in scena appiattita da esigenze televisive; difatti, dopo l’uscita per il grande schermo, il film andrà in tv, diviso in due serate.
Prima di quattro figlie, Oriana Fallaci inizia a lavorare per il quotidiano fiorentino “Il Mattino dell’Italia Centrale” a soli 17 anni. Negli anni 50’ viene assunta all’Europeo e si trasferisce a Roma dove racconta la “dolce vita” della capitale. Sempre in prima linea, la giovane, agguerrita e temuta Oriana vede decollare la sua carriera, intervistando le più alte personalità della politica internazionale come Gheddafi, o seguendo lo sbarco sulla luna o rischiando la vita nel massacro di Piazza delle Tre Culture a Città del Messico. Poi la tormentata storia d’amore con il giovane eroe della Resistenza greca, Alekos Panagulis, fino alla presa di posizione contro l’Islam dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre. Quando nel 2006 le viene diagnosticato il cancro, sceglie di tornare a guardare l’Arno e così il 15 settembre si spegnerà nella sua amata Firenze.
Una personalità talmente potente e variegata, controversa e intraprendente, aggressiva e orgogliosa, quella della Fallaci che raccontata dalla sceneggiatura – seppur misurata e acuta – di Stefano Rulli e Sandro Petraglia, perde di “panache”. Il risultato è la restituzione di un personaggio semplificato, nell’interpretazione purtroppo non particolarmente forte di Vittoria Puccini. La giornalista tricolore più famosa di sempre smarrisce la propria tracotanza, la propria “antipatia” negli sguardi tristi del suo alter ego, la tipica baldanza si scioglie nella messa in scena accurata ma non sanguigna, l’epicità del momento storico è diluita in una descrizione bozzettistica. Passioni e ardori di una vita sono mandati in immagini costruite secondo gli stilemi della fiction, per una regia che anche se movimentata non riesce mai a dare “aria” all’opera.
Dettagli
- Titolo originale: L'Oriana
- Regia: Marco Turco
- Fotografia: Roberto Forza
- Musiche: Teho Teardo
- Cast: Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni, Stéphane Freiss
- Sceneggiatura: Marco Turco, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Fidel Signorile