In Sala. Kingsman: Secret Service
Il fumettista Mark Millar e il regista Matthew Vaughn riuniti per un nuovo adattamento di successo.
La coppia Matthew Vaughn e Mark Millar, regista il primo, fumettista il secondo, aveva dato prova di successo con Kick-Ass (2010) e i due si trovarono così bene a lavorare insieme da mollare qualunque progetto pur di ritornare per l’adattamento della graphic novel del secondo, Kingsman: The Secret Service. Il regista di X-Men: L’inizio è l’uomo perfetto per tradurre in immagini l’ironia violenta di Millar, consulente dei cine-comics della Fox. Il risultato è per la seconda volta a dir poco eccellente.
Taron Egerton è il ragazzo protagonista, Eggsy, corrispondente ai cliché della “fiaba” cinematografica: classe operaia e scapestrato, arrabbiato col sistema, ma con un talento unico. Proprio quest’ultimo lo metterà sotto la lente d’ingrandimento di Harry/Colin Firth, un agente dei Kingsman, gruppo di intelligence globale con pochi membri all’attivo. Sono sopra gli ordini governativi, sempre ben vestiti e con modi di fare perfettamente inglesi, di giorno in giorno alle prese con minacce alla popolazione mondiale: l’ultima di queste arriva da Valentine/Samuel L. Jackson, magnate dell’informatica deciso a salvare il mondo dalla razza umana. Un piano malvagio attuato in contemporanea con il difficile addestramento di Eggsy.
Lo scopo numero uno di Vaughn è girare una parodia di James Bond che possa reggersi su se stessa anche senza i costanti riferimenti all’agente 007 di Ian Fleming, obiettivo raggiunto a metà, gran parte delle gag sono dei chiari riferimenti al bevitore di martini, ma l’altra metà ne ridimensiona l’icona ricordando le frotte di imitatori contenitori di una fama nuova rispetto al cinquantenne agente inglese. Sono le differenze a rendere Kingsman valido come prodotto indipendente, violento laddove quasi nessuno ha avuto il coraggio di essere – la strage nella chiesa – e provocatorio, e allo stesso tempo rafforzante, sul piano della sessualità femminile, con un’esplosiva battuta che dà in mano alla donna la scelta e le redini del comando.
Il cast, basta leggere i nomi, insieme a Firth e Jackson anche Mark Strong e Michael Caine, Kingsman anche loro, sono stagionati caratteristi capaci di saltare da un lato e l’altro della luce: possono appartenere al lato oscuro quanto il bene e riuscire ugualmente nel conferire ai personaggi quei giusti tratti fisici e caratteriali per renderli credibili ed estranei alla fisicità riconosciuta dell’attore. E se Firth siamo abituati a vederlo in abito completo, è certamente la prima volta che lo vediamo danzare armato di pistola tra le panche di una chiesa per impalare e mutilare senza alcun freno gli autoctoni. Un film perfetto per chi ama divertirsi con una violenza caricaturale anche abbastanza grafica.
Dettagli
- Titolo originale: Kingsman: The Secret Service
- Regia: Matthew Vaughn
- Fotografia: George Richmond
- Musiche: Henry Jackman, Matthew Margeson
- Cast: Taron Egerton, Colin Firth, Samuel L. Jackson, Michael Caine, Sofia Boutella, Mark Strong, Mark Hamill, Geoff Bell, Jack Davenport
- Sceneggiatura: Jane Goldman, Matthew Vaughn