Cinema

In Sala. Jurassic World

Fausto Vernazzani

Colin Trevorrow dirige un fallito remake di Jurassic Park mascherandolo sotto l’etichetta del reboot.

 

Un tempo essere un record di incassi era un traguardo irraggiungibile, una sorta di miracolo a cui si assisteva con un certo stupore; oggi le cose sono un po’ diverse e ogni bimestre un nuovo film raggiunge un nuovo obiettivo. Riuscirci sembra facile, ma sono richieste procedure produttive volte al guadagno più semplice possibile: ripescare uno di quei favolosi record breaker dei tempi che furono è una delle soluzioni, ed eccoci qui, dunque, arrivati al fatidico numero quattro, Jurassic World, un “omaggio” all’enorme successo planetario che fu Jurassic Park.

La storia e i personaggi sono identici al primo, l’unico film riconosciuto dagli autori e dal regista Colin Trevorrow, deciso a ignorare gli altri sequel con una mossa che potremmo definire un po’ arrogante. Vent’anni dopo la tragedia, Simon Masrani, magnate internazionale, segue con affetto i frutti dell’eredità di Hammond, il Jurassic World, parco divertimenti e zoo con numerose attrazioni “estinte”, perfettamente controllate, ma non fruttifere: motivo per cui la sempre misteriosa InGen ha creato un nuovo dinosauro, presto sfuggito al controllo, braccato adesso dai militari e dai nostri due protagonisti: la gelida direttrice del parco Claire e l’addestratore di Raptor Owen.

In due personaggi possiamo vedere il riflesso di chi per primo abitò l’isola: Claire (Bryce Dallas Howard) in abito bianco, con nipoti al seguito, è il clone di Hammond, così come Owen (Chris Pratt) cerca di essere un più rude e meno scientifico Alan Grant con note di Ian Malcolm e dello sfortunato Robert Muldoon. In poche parole Jurassic World altro non è che un remake mascherato da reboot per le platee contemporanee di Jurassic Park, un esemplare “geneticamente modificato” di film anni Novanta per apparire come un’assoluta novità, nonostante l’originalità non sia stata presa in considerazione quanto la quantità di effetti e dinosauri da aggiungere.

Un caso di brodo allungato, senza gli ingredienti fondamentali per arricchirlo e insaporirlo. Il risultato è un cumulo di scene già viste all’interno dello stesso franchise, compresa la fetta rinnegata da Trevorrow, pesce troppo piccolo per poter influenzare in alcun modo le scelte di produzione. Il fantasma de Il mondo perduto e Jurassic Park III è sempre presente, purtroppo più con i loro innumerevoli difetti che pregi, la dimostrazione che, così come nell’universo alternativo ancora nessuno ha imparato dagli errori dei predecessori, anche gli autori non hanno compreso come cercare di rinnovare la ricetta di Jurassic Park senza essere solo una replica senz’anima e superficiale.


Dettagli

  • Titolo originale: Jurassic World
  • Regia: Colin Trevorrow
  • Fotografia: John Schwartzman
  • Musiche: Michael Giacchino
  • Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Irrfan Khan, D.B. Wong, Vincent D'Onofrio, Ty Simpkins, Jake Johnson, Omar Sy, Nick Robinson
  • Sceneggiatura: Rick Jaffa, Amanda Silver, Derek Connolly, Colin Trevorrow

Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti