Cinema

In Sala. Inside Out

Vincenzo De Divitiis

Un nuovo successo alla Pixar per il regista Pete Docter, stavolta con un prodotto purtroppo non impeccabile.

 

Da alcuni anni a questa parte la Disney-Pixar continua a sfornare produzioni che non solo ne hanno accresciuto la popolarità tra il pubblico, ma anche i consensi di critica e di premi, basti pensare ai successi di Monsters & Co.Up. Questi due titoli portano la firma di uno dei registi di punta della storica casa d’animazione che risponde al nome di Pete Docter, il quale prova a bissare il successo dei film precedenti con Inside Out. Tentativo riuscito solo a metà in quanto il film presenta un’idea molto originale, accompagnata da una messinscena bene congegnata, ma alla lunga si accartoccia su sé stessa mostrando così qualche crepa di troppo dal punto di vista della scrittura. 

Riley è una ragazzina del Minnesota dalla vita felice e con una passione smisurata per l’hockey che condivide con i suoi genitori. Tutto cambia, però, nel momento in cui il padre decide di trasferirsi a San Francisco e la situazione economica della famiglia peggiora sempre più provocando nella ragazzina uno stato di tristezza e depressione perenne che la portano a non relazionarsi col mondo esterno e rovinare i rapporti con i genitori e amici. Uno stato psicologico difficile che vede coinvolti i fantasiosi personaggi che vivono nella sua mente : Gioia, Tristezza, Disgusto, Paura e Rabbia.

Accompagnato da un enorme, e per certi versi esagerato, entusiasmo generale, Inside Out mostra una miriade di idee originali che vanno dai buffi personaggi che popolano la mente umana alle isole che caratterizzano la personalità della protagonista fino ad arrivare alla numerose trovate geniali che imperversano il fantasioso e coloratissimo impero della mente. Su tutte va segnalata l’ingegnosa e azzecatissima idea dei sogni paragonati a set cinematografici che offre lo spunto per una spettacolare sequenza in cui si mescolano e interagiscono la dimensione della realtà e quella dell’anima della protagonista, esaltando così l’abilità di Docter nel muoversi su due fronti narrativi paralleli. Tutto ciò fa parte di una parte centrale piuttosto incoraggiante a cui però non fanno da cornice una parte iniziale rallentata da una troppo lunga presentazione dei personaggi principali e un finale nel quale l’assenza di un vero e proprio antagonista si fa sentire, e non basta il forte richiamo simbolista della storia per nascondere questi lievi difetti. Inside Out, a conti fatti, è un buon prodotto ma non tale da giustificare una così enorme ammirazione generale e una corsa sfegatata per urlare al capolavoro.


Dettagli

  • Titolo originale: Inside Out
  • Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
  • Fotografia: /
  • Musiche: Michael Giacchino
  • Cast: Amy Poehler, Phyllis Smith, Richard Kind, Bill Hader, Lewis Black, Mindy Kaling, Diane Lane, Kyle MachLachlan
  • Sceneggiatura: Meg LeFauve, Josh Cooley, Pete Docter

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