In Sala. Il racconto dei racconti
L’immaginario ardito di Matteo Garrone fa vibrare le fiabe popolari de Lo cunto de li cunti, donando alla narrazione fantastica un impianto visivo magniloquente.
De Il racconto dei racconti, il film di Matteo Garrone in concorso a Cannes in questi giorni, si è già detto molto, del resto l’attenzione internazionale era puntata da tempo sul regista di Gomorra e Reality. Non solo la critica, ma anche il pubblico aspettava di vederlo, dopo l’opulento trailer che anticipava alcune delle scene principali, e la prova del box office italiano lo sta confermando.
Tratto dalla raccolta di fiabe popolari Lo cunto de li cunti dello scrittore napoletano del ‘600 Giambattista Basile, Il racconto dei racconti intreccia tre storie di re e regine, di orchi e animali bizzarri, di magia oscura e cultura popolare: la regina di Selvascura (Salma Hayek) è disposta a tutto pur di avere un figlio, ma la violenza del suo desiderio avrà un alto prezzo da pagare; il re di Altomonte (Toby Jones) darà in sposa sua figlia Viola (Bebe Cave) a chi riuscirà a rispondere ad un difficile indovinello, e la popolana Dora (Hayley Carmichael) macchinerà un inganno per sedurre il re di Roccaforte (Vincent Cassel), con incredibili conseguenze.
La trama alterna i tre episodi rendendo la narrazione delle tre fiabe cinematograficamente più avvincente; ambientate in tre reami vicini e immerse nell’incanto di luoghi affascinanti – il film è stato girato anche in boschi e castelli poco noti della Puglia e della Sicilia – le tre storie raramente perdono di intensità narrativa, per quanto la vicenda della regina di Selvascura sia quella che più risente dell’impianto alternato. E se le fiabe risultano già note o poco nuove a chi non è più bambino non è certo per debolezza della scrittura, ma perché questi intrecci fanno da secoli parte del patrimonio popolare europeo ed italiano.
Accettando le incongruenze logiche che naturalmente caratterizzano le fiabe si può godere appieno della magia delle tre storie, lasciandosi trasportare dagli eventi e preparandosi a vedere l’incredibile: sarebbe ingiusto non elogiare le scenografie di Dimitri Capuani e Alessia Anfuso, la fotografia di Peter Suschitzky, le musiche di Alexandre Desplat e lasciare tutto il merito a Garrone.
Quello che si deve riconoscere al regista romano è certamente la magniloquenza espressiva, l’intrinseca comunicatività delle sue storie e il suo modo di guardare il mondo, la spregiudicatezza visiva delle sue scene. Se l’immaginario ardito l’aveva già reso grande con Reality, con Il racconto dei racconti Garrone dimostra che il cinema, quando diventa fantasy d’autore (come qualcuno ha definito questo film), è ancora spazio per sognare.
Dettagli
- Titolo originale: Il racconto dei racconti
- Regia: Matteo Garrone
- Fotografia: Peter Suschitzky
- Musiche: Alexandre Desplat
- Cast: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, John C. Reilly, Shirley Hendersen, Hayley Carmichael, Bebe Cave, Stacy Martin, Christian Lees, Jonah Lees, Alba Rohrwacher, Massimo Ceccherini, Guillame Dalaunay
- Sceneggiatura: Edoardo Albinati, Ugo Chiti, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso