Cinema

In Sala. I nostri ragazzi

Fausto Vernazzani

Alla sua seconda opera Ivano De Matteo naviga nel dilemma di due famiglie genitrici di due ragazzi colpevoli di un brutale omicidio.

La cena di Hermann Koch è solo la scintilla per Ivano De Matteo, tornato nelle sale italiane dopo una breve incursione alla Biennale con la sua opera seconda I nostri ragazzi. De Matteo dal romanzo danese estrae solo il nòcciolo: cosa farebbero dei genitori se scoprissero i propri figli colpevoli di un omicidio? Li denuncerebbero oppure farebbero di tutto per insabbiare le prove e proteggerli dalla giustizia?

A dover rispondere alla domanda sono le famiglie dei due fratelli Lauri, Paolo/Luigi Lo Cascio e sua moglie Clara/Giovanna Mezzogiorno e Massimo/Alessandro Gassman e la sua seconda moglie Sophia/Barbara Bobulova, uno chirurgo pediatrico benestante e dal buon cuore e l’altro avvocato di successo e senza scrupoli.  Ad unirli è un singolare appuntamento mensile in un ristorante di lusso e l’amicizia tra i due figli, Benedetta/Rosabell Laurenti Sellers e Michele/Jacopo Olmo Antinori, così stretti da condividere l’accidentale omicidio di una senza tetto.

Ivano De Matteo si sfrega le mani per l’intero primo tempo, attende con ansia il calore del colpo di scena che avvierà il film, presenta ogni singola location con un lungo piano sequenza per mettere in chiaro le differenze tra i due fratelli, creare una sensazione di familiarità o il contrario (la fiammata nel ristorante è l’emblema dell’opposto) per dare un piano d’appoggio allo spettatore. Quello stesso piano viene poi lentamente ribaltato, l’avvocato difensore di poliziotti assassini e il chirurgo che rimette in piedi i figli delle vittime degli stessi si scontrano sul tema della giustizia avvolti dalla fredda macchina da presa, intenta a giocare con l’arte contemporanea più che a seguire i suoi personaggi.

La sceneggiatura di Valentina Ferlan e De Matteo ha difatti un’impostazione teatrale che vorrebbe la regia più attenta agli attori, non tutti all’altezza della situazione, tra cui più di ogni altri la Mezzogiorno e Antinori, evidentemente poco tagliato per la professione. Stupisce invece Gassman, il vero motivo per decidere di acquistare il biglietto de I nostri ragazzi, in una prova d’attore eccezionale che accende ogni singola scena in cui è presente. Il resto è forse un po’ troppo didascalico, un nudo di troppo non aiuta a rendere la narrazione più fluida e i silenzi incapaci di aumentare il pathos sono esercizi di stile forzati. L’idea torna vincitrice se messa al confronto col resto dell’equipaggio artistico e tecnico, ma tutto sommato non è un film da scartare.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Ivano De Matteo
  • Fotografia: Vittorio Omodeo Zorini
  • Musiche: Francesco Cerasi
  • Cast: Alessandro Gassman, Luigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno, Barbara Bobulova, Jacopo Olmo Antinori, Rosabell Laurenti Sellers
  • Sceneggiatura: Valentina Ferlan, Ivana De Matteo

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