Cinema

In Sala. Godzilla

Vincenzo De Divitiis

Ancora una volta ritorna dagli abissi il leggendario Gojira creato da Ishirō Honda, questa volta diretto dall’inglese Gareth Edwards.

La figura di Godzilla rientra di diritto tra quelle icone del cinema capaci di attraversare diverse epoche ed affascinare generazioni di cinefili di ogni età e parte del mondo con i suoi oltre trenta film per la maggior parte di matrice giapponese nati dal primo Gojira di Ishirō Honda datato 1954.

Negli ultimi anni il mostro più spaventoso del grande schermo è tornato in auge grazie allo sgangherato remake americano di Roland Emmerich, la cui pellicola più che una ripresa del mito nipponico si rivela un semplice disaster movie, genere molto in voga negli Stati Uniti. Questa volta è il turno del regista britannico Gareth Edwards, già noto per l’ottimo Monsters, rispolverare la creatura degli abissi con un reboot affascinante dal punto di vista visivo ma con grossi limiti in fase di scrittura.

Tokyo 1999. Uno strano fossile simile ad una crisalide ritrovato nelle filippine viene portato in uno stabilimento per essere studiato, ma qualcosa all’interno sembra pronto a venir fuori e distruggere tutto. Il pericolo viene sventato dal professore Joseph Brody (Bryan Canston) che quindici anni dopo cerca di far luce sulla vicenda con l’aiuto del figlio Ford (Aaron Taylor-Johnson) e del Dr. Serizawa (Ken Watanabe) venendo a conoscenza dell’esistenza di mostri dalla forza devastante destinati a risvegliare il leggendario mostro sottomarino Godzilla.

Edwards si discosta in maniera netta e decisa dalla precedente versione di Emmerich e decide di rifarsi al modello tradizionale, ovvero al film del ’54. Un’intenzione resa evidente non solo dal make up del mostro,anche qui raffigurato come una divinità deputata a sconfiggere la minaccia dei M.U.T.O (Massive Unidentified Terrestrial Objects), che torna ad aderire agli standard classici, ma anche e soprattutto dalla centralità data alla tematica delle radiazioni nucleari come generatori di mostri, punto cardine di una storia nata sulla scorta dei disastri atomici di Hiroshima.

Il tutto viene accompagnato da un impianto grafico di alto livello con immagini suggestive, come quella della creatura sottomarina che passa sotto un enorme nave. Ma se gli occhi ottengono la loro parte, stesso discorso non vale per gli altri aspetti di un’opera che presenta diversi punti poco chiari e mal curati. Primo fra tutti la durata limitata del finale e dei duelli fra Godzilla e i due M.U.T.O che non consentono un pieno coinvolgimento dello spettatore, ed in seconda battuta un plot sterile e ricco di luoghi comuni del genere. Criticità che coinvolgono anche un cast che, pur composto da attori del calibro di Watanabe e Cranston, non riesce ad emergere e rimane schiacciato dalla potenza scenica dei tre mostri.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Gareth Edwards
  • Fotografia: Seamus McGarvey
  • Musiche: Alexandre Desplat
  • Cast: Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston, David Strathairn, Elizabeth Olsen, Ken Watanabe, Sally Hawkins, Juliette Binoche
  • Sceneggiatura: Max Borenstein

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