Florida
Philippe Le Guay torna a parlare della terza età scegliendo la maschera di scanzonato ottantenne di Jean Rocheforte.
Claude Lherminier/Jean Rochefort giunto alla soglia degli ottant’anni può ritenersi ben felice dei risultati raggiunti alla sua veneranda età: un divorzio, due figlie, una bella casa, qualche bottiglia di vino che gli ricorda la vigna di famiglia e un’azienda portata avanti con successo dalla figlia Carole/Sandrine Kiberlain. C’è però un desiderio a cui non riesce a rinunciare: prendere un aereo e volare in Florida per riavere al suo fianco la figlia Alice. Nell’attesa di questo momento, l’ottantenne non riesce a star fermo: badanti che vanno e vengono, incapaci di gestire l’anziano signore, battute irriverenti e i primi segni della demenza senile non rendono semplice la vita della figlia Carol, che cerca di dare una svolta alla sua esistenza e a quella del padre.
Se in Alceste à bicyclette Fabrice Luchini e Lambert Wilson non riuscivano nonostante l’età a lasciare le scene della televisione e si ostinavano a varcare quelle del teatro, Jean Rochefort gioca con i vuoti di memoria del suo personaggio per ricordarci, con i suoi vividissimi occhi azzurri, quanto sia difficile accettare che il tempo passi, con le sue gioie e i suoi dispiaceri. La grande forza di Florida, è tutta nello show offerto dall’attore francese che cattura il cuore dello spettatore ispirando ora intolleranza, ora incredibile tenerezza. La sua vita in fin dei conti, al pari di un bambino, si riduce ad un solo sogno/giocattolo: fare un viaggio in Florida, e scegliere se cibarsi della fantasia e dei ricordi oppure arrendersi alla realtà. A salvarlo però paradossalmente sono quei vuoti di memoria, quei brevi flashback che consolano una realtà ancora troppo cruda da accettare nonostante il trascorrere degli anni.
Nonostante la grande capacità degli attori di tenere alta l’attenzione, la pellicola non riesce immediatamente a convincere: priva di spunti interessanti nella prima parte, è nella seconda che Florida riesce a fare suo lo spettatore alternando armoniosamente scene più intense ad altre più leggere che si macchiano di grottesco. Vincente però è la scelta di Philippe Le Guay, quasi a volerci portare nei ricordi intermittenti di Lherminier, di optare per una narrazione frammentaria che coglie di sorpresa lo spettatore: l’alternanza del presente e del passato, sviluppano un gioco narrativo che riesce a tenere alta l’attenzione fino al sorprendente districamento finale. È un peccato però che questo gioco non riesca a prendere forma sin dalle prime scene, giovando così alla resa di una visione immediatamente piacevole.
Dettagli
- Titolo originale: Floride
- Regia: Philippe Le Guay
- Anno di Uscita: 2015
- Genere: Commedia
- Fotografia: Jean-Claude Larrieu
- Musiche: Jorge Arriagada
- Costumi: Elisabeth Tavernier
- Produzione: Francia
- Cast: Jean Rochefort, Sandrine Kiberlain, Laurent Lucas, Anamaria Marinca
- Sceneggiatura: Philippe Le Guay, Jérôme Tonnerre