In Sala. Diamante nero
Ritorna sul grande schermo la forza espressiva e l’eleganza formale della francese Céline Sciamma.
Dopo il successo di Tomboy era scontato aspettarsi che la regista francese Céline Sciamma avrebbe ottenuto sempre maggior attenzione dalle platee internazionali e dunque non stupisce che infine sia arrivato anche da noi, per fortuna oseremmo dire, il suo terzo film Diamante nero, anche se con un titolo ben diverso dall’originale Bande de filles. Candidata a quattro premi César tra cui Miglior Film, andato poi a Timbuktu, l’ultima opera della Sciamma colpisce su più fronti, in primis per l’espansione del suo raggio d’azione, passato dal tema della sessualità alla discriminazione.
Marieme, giovane ragazza di 16 anni, vive sotto il pregiudizio: il colore della pelle, il sesso e l’area geografica dove vive, la temuta periferia di Parigi, sono tre elementi che mettono a repentaglio la sua possibilità di avere una vita normale. Il passato da cui tentava di sfuggire è dietro l’angolo e l’unico modo per riscattarsi è cedere alla ribellione nelle sue varie forme di manifestazione, ognuna nata dall’incontro con tre ragazze, la bande de filles del titolo, grazie a cui scoprirà di poter ancora appartenere a qualcosa e che ciò che la rendeva in “difetto” è qui motivo di orgoglio.
Il casting avvenuto forzatamente in modalità neo-realista, cercando le attrici per la strada a causa dell’assenza totale di interpreti di colore utili nel mainstream e nei piccoli teatri di città, ha avuto i suoi effetti positivi, possiamo permetterci anzi di dire si tratta di uno dei punti di forza di Diamante nero, dove le attrici reggono gran parte del lavoro. Seguiamo Karidja Touré per le banlieue e il suo sguardo è il motore portante dell’opera, un ‘interpretazione perfetta di certo resa possibile dalla semplicità del taglio di Céline Sciamma, con la macchina da presa più efficace di mille parole.
Diamante nero avrebbe potuto fare a meno dei dialoghi, ogni scena si spiega da sé con i gesti degli attori e i movimenti della macchina, spesso e volentieri a caccia di immagini rappresentative, quadri scenici tanto belli quanto pregnanti. Il risultato è un nuovo gioiello del cinema francese, nell’ambito del drammatico sempre forte e mai in pericolo. Dalla Sciamma ormai possiamo aspettarci sempre di meglio, una nuova garanzia europea di eleganza e grandi capacità narrative: Diamante nero come pochi attualmente racconta la forza di una donna, di una ragazza, di una persona.
Dettagli
- Titolo originale: Bande de filles
- Regia: Céline Sciamma
- Fotografia: Crystel Fournier
- Musiche: Jean-Baptiste de Laubier
- Cast: Karidja Touré, Assa Sylla, Lindsay Karamoh, Mariétou Touré, Idrissa Diabaté, Cyril Mendy
- Sceneggiatura: Céline Sciamma