In Sala. Dark Skies – Oscure presenze
Il solito horror senza le solite rivelazioni, Scott Stewart ci porta in territori conosciuti per mostrarci qualche sorpresa senza il giusto linguaggio necessario a dargli la forza dovuta.
Inizia sempre così: una casa in periferia, staccionate bianche e cene in giardino con i vicini. Mamma, papà, due bambini, qualche preoccupazione, ma tutto sommato niente di cui lamentarsi. Poi “qualcosa di strano” comincia ad accadere: segni di presenze estranee compaiono nell’abitazione, il bambino più piccolo comincia a chiacchierare con un amico forse meno immaginario di quanto si possa pensare in principio. E così via, attraverso il territorio che nell’arco dell’ultimo anno ha regalato un numero sorprendente di prodotti ben fatti (parlo di Sinister, Insidious, La Madre, The Conjuring) ma nella maggior parte dei casi conduce dritto nella zona buia popolata da cloni di cloni di cloni che faticano a lasciare una qualunque traccia del proprio passaggio.
Il caso di Dark Skies – Oscure Presenze di Scott Stewart è, almeno in parte, differente. Infatti, proprio quando i clichés si vanno accumulando, e l’interesse comincia rapidamente a scemare, ecco arrivare una netta virata che allontana dalla rivelazione di uno spirito maligno che si dava ormai per scontata. E se tutto ciò non solleva il film dalla sufficienza, gli permette almeno di evitare il limbo dell’indolenza, e generare la curiosità necessaria per giungere ad un finale meno ovvio del previsto.
Peccato che, a dare corpo al piacevole twist rispetto alla tradizione sia una mole di déjà-vu al limite dell’irritante, che coinvolge una struttura abusata, una serie di scene che risulteranno più che familiari agli appassionati del genere, interpretazioni (con l’eccezione di Keri Russell/Lacy Barrett) non particolarmente interessanti e rappresentazioni visive di certi fenomeni ben attente a restare nel limite del PG-13. Dark Skies ha il merito di allontanarsi lievemente dal solco più scontato, ma ha avuto la sfortuna di essere uscito (in origine) insieme a tanti altri esponenti del genere decisamente migliori. Per quanto riguarda l’uscita italiana la tempistica è certamente più favorevole, ma quando, come in questo caso, la personalità non è esattamente prorompente, è dura pronosticare miracoli.
Dettagli
- Titolo originale: Dark Skies
- Regia: Scott Stewart
- Fotografia: David Boyd
- Musiche: Joseph Bishara
- Cast: Keri Russell, Jack Hamilton, Dakota Goyo, Kedan Rockett
- Sceneggiatura: Scott Stewart