Cinema

In Sala. Creed – Nato per combattere

Vincenzo De Divitiis

Il mito di Rocky Balboa torna sul grande schermo con l’entusiasmante spin-off ideato e diretto da Ryan Coogler con Michael B. Jordan protagonista.

 

Quando alcuni mesi fa uscì la notizia di uno spin-off della saga di Rocky Balboa, in molti hanno storto il naso sull’opportunità della sua realizzazione soprattutto tenendo conto del progressivo inaridimento di idee e contenuti nella quale la serie era inevitabilmente entrata, cosa palese nel sesto capitolo nel quale lo “Stallone italiano” appariva lento e goffo. Invece questo Creed, nuovo lavoro del talentuoso regista Ryan Coogler, si rivela un’autentica sorpresa grazie a una sapiente miscela di elementi storici della saga, arcinoti anche agli spettatori meno cinefili, con altri nuovi il cui risultato è una storia che sa divertire, intrattenere e anche commuovere. Un vero e proprio gioiellino che si ritaglia uno spazio più che dignitoso nella sterminata categoria dei film dedicati al pugilato.

Adonis (Michael B. Jordan) è un ragazzo dal passato difficile che ha scoperto dopo tanti anni di essere il figlio illegittimo del grande pugile Apollo Creed. Abbandonato un lavoro sicuro, il giovane, già attivo nell’ambito di combattimenti di seconda fascia in Messico, decide di dedicarsi a tempo pieno all’attività agonistica e si reca da Rocky Balboa (Sylvester Stallone) per rivelare la sua vera identità e chiedergli di allenarlo per farlo diventare un grande dello sport. Inizia così una lunga scalata che lo porterà a sfidare il campione mondiale dei pesi massimi in uno scontro all’ultimo sangue.

La grande intuizione di Coogler è quella di voler svincolarsi dal passato pur rimanendo fedele alla mitologia della saga creata fino ad oggi, contemporaneamente strizzando l’occhio al fan di lunga data e approcciandosi al nuovo spettatore. Creed, infatti, parte con un cordone ombelicale ben legato alla serie ma con il passare dei minuti prende una strada indipendente e porta sullo schermo la storia di un ragazzo schiacciato dal peso del nome che porta, tormentato da un passato difficile alle spalle e affamato di vittorie sul ring. Quel ring che era il regno di Rocky (fantastica l’interpretazione di Stallone) il cui personaggio diventa progressivamente il fulcro dell’intreccio, la fonte inesauribile di emozioni forti scandite dalla malattia che attanaglia l’ex campione.

Diviene così facile comprendere come vi siano due sfide parallele, quella agonistica di Adonis e quella per la sopravvivenza di Rocky, che concorrono a creare un plot entusiasmante, dai ritmi scorrevoli e capaci di donare a chi guarda una considerevole dose di adrenalina benefica. A questo si aggiunge un magnifico lavoro nel delineare le psicologie dei personaggi e l’ottima scelta del cast, con la sola eccezione di un Tony Bellew nei panni un avversario lontano anni luce dal carisma emanato da quelli affrontati da Rocky (anche se questa è impresa quasi impossibile).


Dettagli

  • Titolo originale: Creed
  • Regia: Ryan Coogler
  • Fotografia: Maryse Alberti
  • Musiche: Ludwig Göransson
  • Cast: Sylvester Stallone, Michael B. Jordan, Tessa Thompson
  • Sceneggiatura: Ryan Coogler, Aaron Covington

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