Colonia
Emma Watson e Daniel Brühl protagonisti di una storia d’amore sullo sfondo delle delicate vicende politiche del Cile di Pinochet.
Si intitola Colonia il film di Florian Gallenberger ispirato alle vicende accadute all’interno del villaggio/lager cileno di Colonia Dignidad durante il regime militare di Augusto Pinochet negli anni ’70. Nata come piccola comunità bavarese, per anni Colonia Dignidad servì da centro segreto di tortura per gli oppositori politici della dittatura, diventando luogo di orrori svelati al mondo solo molto tempo dopo.
All’indomani del colpo di stato di Pinochet, l’attivista politico tedesco Daniel (Daniel Brühl) viene arrestato e portato a Colonia Dignidad, luogo dalla natura ambigua da cui nessuno è mai tornato; disposta a tutto pur di rivederlo e liberarlo, la fidanzata Lena (Emma Watson) si unisce alla comunità bavarese piegandosi a vivere alle insane regole del leader Pius (Michael Nyqvist).
Dopo una premessa narrativa piuttosto realista, la storia scritta da Florian Gallenberger e Torsten Wenzel si sposta sulle vite di Daniel e Lena all’interno del villaggio, configurandosi più come dramma romantico che come thriller storico. La trama, infatti, si concentra sui tentativi della ragazza di incontrare il suo amato ed esplora solo in parte le violenze e gli abusi messi in atto da Pius e dai suoi seguaci. L’elemento storico, dunque, compare spesso in forme stilizzate che ne sminuiscono la drammaticità, per quanto il ruolo e l’interpretazione di Michael Nyqvist conferiscano ai fatti credibilità e riescano a creare un certo disagio emotivo.
Convince anche il personaggio di Daniel, animato dalla passione politica e motivato dallo spirito di denuncia che esprime attraverso i suoi reportage fotografici: anche quando è con Lena non rinuncia al desiderio di rendere note verità scomode sul regime. È invece Lena l’elemento debole del film, un personaggio troppo romantico che stona con l’ambiente circostante poiché non ne subisce (quasi) mai gli effetti, una giovane donna che non arriva mai davvero ad evolversi e a portare i segni dell’esperienza di Colonia Dignidad.
Gallenberger costruisce la tensione in alcune scene che sfruttano i sentimenti di rabbia e frustrazione dello spettatore e dona ritmo all’avventura amorosa accorciando i tempi di narrazione (che coprono un arco di più di quattro mesi), forse fin troppo. La risoluzione finale, infatti, è così veloce che delude e sottrae valore alla storia d’amore.
Una vicenda storica delicata di cui ancora oggi si fa fatica a parlare e che in Colonia soffre delle costrizioni di un genere, quello romantico, al quale forse poteva abbinarsi in migliore combinazione.
Dettagli
- Titolo originale: Colonia Dignidad
- Regia: Florian Gallenberger
- Anno di Uscita: 2015
- Genere: Drammatico, sentimentale, thriller
- Fotografia: Kolia Brandt
- Musiche: André Dziezuk, Fernando Velásquez
- Costumi: Nicole Fischnaller
- Produzione: Germania, Francia, Lussemburgo, UK
- Cast: Emma Watson, Daniel Brühl, Michael Nyqvist, Richenda Carey, Vicky Krieps
- Sceneggiatura: Florian Gallenberger, Torsten Wenzel