Mac (Seth Rogen) e Kelly (Rose Byrne), hanno da poco messo su famiglia con la nascita della loro prima figlia, novità che da sola basta a metterli a dura prova con la necessità di entrare nel responsabile ruolo di genitori, e che alla soglia dei trent’anni faticano ancora un po’ ad accettare. A metterli in crisi ci pensa però la confraternita Delta Psi, il gruppo capeggiato dall’aitante Teddy (Zac Efron), universitario il cui scopo nella vita è quello di realizzare insieme ai suoi colleghi la festa più memorabile della storia, e dall’amico più equilibrato Pete (Dave Franco). Tra la neofamiglia e la confraternita Cattivi vicini sarà costellato da una lotta all’ultimo dispetto, tra chi cerca un po’ di tranquillità – e in fondo anche poche tentazioni – e chi invece vuole vivere al meglio gli anni dello sballo universitario.

Obiettivo del regista Nicholas Stoller è di certo quello di creare situazioni imbarazzanti e imprevedibili tra due universi lontani, ridicolizzare le abitudini di due universi opposti, ovvero la famiglia contro un gruppo di amici legati da un patto di fratellanza, dove l’uno è pronto quindi a soccorrere l’altro. Un soggetto simpatico, anche se forse non nuovissimo, che però non convince finendo per rivelarsi ripetitivo, con gag prevedibili e che non riescono a strappare una risata. In questo scialbo scorrere della narrazione è però la caratterizzazione dei personaggi  e la performance degli attori a permettere allo spettatore di arrivare fino alla fine: spicca su tutti e tutto la coppia composta da Rogen e Byrne, vero motore dell’azione grazie ad una perfetta sintonia comica.

Abbandonati a se stessi invece sono di più i ragazzi della confraternita: si gioca tutto sulla coppia Efron-Franco, i cui sforzi non bastano a salvare però le sorti sufficienti del film. Con grande stupore va però sottolineato che Zac Efron, pur se non aiutato dalla sceneggiatura, offre un’interpretazione convincente del suo Teddy, inevitabile giovane alter ego di Mac.

Nel complesso Cattivi vicini si lascia guardare, in alcuni momenti suscita accende anche la curiosità, ma quel suo costruire situazioni già viste lo portano sulla scia dei college movie americani impoverendo la storia, non permettondogli di andare oltre la sufficienza. Intrattenimento quindi, ma che manca di intelligenza e originalità.