In Sala. Calvario
L’opera seconda di John Michael McDonagh è la conferma di un enorme talento in crescita sull’isola britannica.
È una rivelazione, non un film. Calvario è il capolavoro del 2014 di cui l’Italia avrebbe bisogno nei suoi cinema, da proiettare ogni giorno. È un capolavoro sul fronte narrativo senza ombra di dubbio, la regia impallidisce di fronte allo splendore del dramma, della commedia che si svolge dinanzi a essa. L’opera seconda di John Michael McDonagh è la conferma che dall’Inghilterra è arrivato un altro genio.
La commedia nera è la nuova culla britannica, ci ha regalato Ben Wheatley e Martin McDonagh, e con la maschera della risata ha fatto sì che le verità più cruente fossero raccontate. Calvario è la storia di un prete in una città di provincia, baciata dal mare, tagliata dal vento che sbatte sulle scogliere. La sua vita è triste, piatta, nessuno gli dà ascolto, è bersagliato da prese in giro e dalla sua stessa mancanza di fede.
E un giorno tutto cambia, dritto dritto all’inizio del film: Calvario si apre nel confessionale, un uomo ammette di voler ucciderlo, una vendetta, non contro di lui, ma verso il prete che da bambino abusò di lui. Ma non sarebbe una rivincita giusta se a esserne vittima non fosse un altro innocente: il nostro sacerdote Brendan Gleeson, a cui è stata data solo una settimana di vita per scoprire il carnefice.
Sappiamo già che qualcosa accadrà, ancora non ci è noto chi e come, quanto è chiaro con Calvario è che ogni singolo abitante della città, tranne la figlia interpretata da Kelly Reilly, potrebbe essere il futuro colpevole dell’omicidio, compiuto a freddo, calcolato e pertanto ancor più brutale. Un Calvario stupendo grazie a Brendan Gleeson in una delle sue migliori interpretazioni in assoluto.
Ma come detto sopra è la narrazione il vero splendore e in particolare i dialoghi, con uno scambio di battute in cui si mette in evidenza il centro di tutta la pellicola: si parla troppo dei peccati e troppo poco delle virtù. Un attacco alla Chiesa, un attacco alle istituzioni, un attacco a noi stessi e alle nostre teste inchiodate sul male nostro e altrui. Di Calvario si potranno però ricordare solo le virtù.
Dettagli
- Titolo originale: Calvary
- Regia: John Michael McDonagh
- Fotografia: Larry Smith
- Musiche: Patrick Cassidy
- Cast: Brendan Gleeson, Kelly Reilly, Chris O'Dowd, Aidan Gillen, Dylan Moran, M. Emmet Walsh, Isaach de Bankolé, Domhnall Gleeson, David Wilmot
- Sceneggiatura: John Michael McDonagh