Cinema

In Sala. Brick Mansions

Vincenzo De Divitiis

Il compianto Paul Walker in un remake del cult Banlieu 13 ad opera di Camille Delamarre, tra buchi di sceneggiatura ed azione spettacolare.

La cinematografia francese negli ultimi anni sta vivendo un periodo di forte rinascita produttiva e qualitativa, come dimostrano i tanti registi di talento e gli innumerevoli film di ottima fattura di ogni genere destinati a diventare non solo veri e propri cult tra i cinefili ma anche modelli di riferimento per gli autori e le case di produzione del resto del mondo. È questo il caso dell’action movie di successo Banlieu 13 di Pierre Morel che a 10 anni di distanza viene ripreso dall’esordiente Camille Delamarre per realizzarne un remake americano, Brick Mansions, i cui ingredienti principali sono sparatorie, combattimenti acrobatici, intrighi tra bande criminali e polizia e tutto ciò che contribuisce a divertire il pubblico e tenerlo incollato allo schermo.

I quartieri malfamati di Detroit sono ormai in balia di bande criminali che dominano indisturbate e per questo motivo la polizia decide di delimitare la zona nel tentativo invano di ridurre lo spaccio di droga e le guerre fra gang. Gli equilibri vengono stravolti nel momento in cui il pericoloso boss Alexander (RZA) viene in possesso di una valigia contenente una bomba che attiva minacciando, così, di radere al suolo la città. Per scongiurare il pericolo viene inviato l’agente Damien Collier(Paul Walker) coadiuvato da un carcerato esperto della zona di nome Lino (David Belle).

Delamarre decide di non voler perdersi in preamboli ed immerge fin da subito lo spettatore nel cuore della vicenda con una scena di combattimento nel quale emergono le eccellenti doti atletiche di David Belle, già presente con lo stesso ruolo in Banlieu 13, che si traducono in spettacolari balzi felini tra rampe di scale e tetti di palazzi. Dinamiche ricorrenti in tutte le altre scene action che appaiono curate in ogni minimo dettaglio e non prive di trovate originali, come la sequenza in cui l’ottimo Paul Walker (alla sua ultima performance prima della tragica scomparsa) si ritrova a compiere una scazzottata con un volante a fungere da scudo. Il regista dunque dimostra di avere una perfetta conoscenza degli stilemi del genere e li ambienta nel classico quartiere malfamato dallo scenario apocalittico e desolato nel quale l’unica legge vigente è quella del sangue. Aspetti positivi che riescono a nascondere  i difetti della pellicola riscontrabili in un intreccio fin troppo stereotipato, una sceneggiatura con qualche buco di troppo e una scarsa introspezione dei personaggi che, però, con ogni probabilità non rientrava nelle pretese dell’autore.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Camille Delamarre
  • Fotografia: Christophe Collette
  • Musiche: Marc Bell, Trevor Morris
  • Cast: Paul Walker, David Belle, RZA, Catalina Denis, Grouchy Boy
  • Sceneggiatura: Luc Besson, Bibi Naceri

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