Cinema

In Sala. Big Eyes

Marina Niceforo

Tim Burton racconta la storia della pittrice dei “grandi occhi” Margaret Keane con l’aiuto di due straordinari Christoph Waltz e Amy Adams.

 

La prima conferma per Tim Burton e il suo Big Eyes arriva proprio quest’oggi con la vittoria di Amy Adams, che ne è protagonista, ai Golden Globes come miglior attrice in un film brillante. In risposta alle perplessità di chi non ha riconosciuto lo stile del regista californiano in questo suo ultimo film, indubbiamente diverso da tutta la produzione “gotica” precedente, tale premio ne sigilla invece il successo a piena ragione.

Big Eyes è la storia ispirata alla vita vera di Margaret Keane, pittrice americana divenuta nota negli anni ’60 per i suoi ritratti di bambini dagli occhi enormi, che prima di raggiungere la fama internazione dovette combattere contro il marito Walter Keane per riottenere la paternità dei suoi dipinti da quello usurpata.

Christoph Waltz e appunto Amy Adams sono i due incredibili interpreti di questa commedia dai toni mesti, ai quali non si può negare di attribuire molta parte della riuscita del film tutto; è grazie a loro infatti che la scrittura della coppia Scott Alexander e Larry Karaszewski risplende di sensibilità e di carattere, sia quando sfiora il grottesco col personaggio di Walter/Waltz, sia quando presenta le fragilità di Margaret/Adams. La costruzione dello scontro tra le due personalità e dei tempi della storia risultano altrettanto felici, se si considera che per tutta la durata lo spettatore spera ardentemente nell’esito positivo della vicenda in favore della pittrice, e attende con ansia la risoluzione finale col desiderio che giustizia sia ristabilita.

Quando la scrittura è già forte da sola – le immancabili musiche di Danny Elfman e la fotografia luminosa di Bruno Delbonnel non mancano di alzare ulteriormente la qualità del lavoro – la regia ha bisogno di pochi trucchi per funzionare, ed è forse per questo che qualcuno non ha visto in Big Eyes il tocco “magico” di Tim Burton, che raramente nella sua filmografia ha lasciato posto alla realtà così com’è. Eppure la sua mano si avverte sempre, come quando gli occhi di Margaret e della gente intorno a lei si fanno all’improvviso enormi ed inquietanti, o quando la figura di Walter diventa piccola e meschina sotto l’occhio della telecamera, man mano che cresce quella della moglie.

Come non riconoscere il marchio di fabbrica di Tim Burton in un film così opprimente e malinconico, così ingiusto verso la sua protagonista, per di più debole ed emarginata proprio come tanti altri personaggi burtoniani? Se il regista ha voluto ancora una volta sorprenderci ed emozionarci con una delle sue storie, raccontandocela in uno stile nuovo e diverso, crediamo proprio che ci sia riuscito.

 


Dettagli

  • Titolo originale: Big Eyes
  • Regia: Tim Burton
  • Fotografia: Bruno Delbonnel
  • Musiche: Danny Elfman
  • Cast: Christoph Waltz, Amy Adams, Krysten Ritter, Jason Schwartzman, Danny Huston, Terence Stamp
  • Sceneggiatura: Scott Alexander, Larry Karaszewski

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