In Sala. Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie
Spettacolo e cervello uniti insieme nel sequel de L’alba del pianeta delle scimmie diretto con intelligenza da Matt Reeves.
Nel 2011 il regista inglese Rupert Wyatt riaprì le pagine scritte da Pierre Bouelle e sotto l’ordine della 20th Century Fox riesumò il lontano franchise de Il pianeta delle scimmie, negli anni riconosciuto come uno dei massimi capolavori della fantascienza cinematografica. Il pregiudizio accolse Wyatt e il suo L’alba del pianeta delle scimmie, ma il prodotto stesso fu sufficiente ad ammansire le critiche più aggressive, trasformatesi poi in un applauso convinto che diede il via ad un nuovo franchise. Questo mese è uscito il sequel, dallo sfortunato titolo italiano Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie, anche un po’ fuorviante rispetto alla trama.
Alla regia questa volta abbiamo Matt Reeves, conosciuto per il curioso debutto con Cloverfield e il remake Blood Story, una mano all’inizio ritenuta inesperta, poi dimostratasi efficace nel mantenere integro il concept intelligente dietro L’alba nel pianeta delle scimmie senza rinunciare ad un crescente tasso di spettacolarità. Apes Revolution al contrario del precedente abbraccia infatti il 3D ed è lecito dire che non ci si pentirà di aver pagato il sovrapprezzo dopo esser stati testimoni dei miracoli di Joe Lettieri e il suo team della WETA Digital.
La sceneggiatura, scritta dai produttori Amanda Silver e Rick Jaffa (già co-autori del precedente) insieme al più commerciale Mark Bomback, non riprende da dove avevamo lasciato James Franco e Cesare/Andy Serkis, ma salta a molti anni dopo, quando il farmaco T-113 inizia una pandemia che decimerà i popoli della Terra, lasciando i sopravvissuti ad uccidersi l’un l’altro. Un’era di terrore calmatasi con gli anni, gli uomini e le donne rimasti formano piccole comunità per ricostruire il mondo, ma tra loro e il ritorno alla civiltà c’è un ostacolo: Cesare e le scimmie liberate hanno costruito una vera e propria città nella foresta e non hanno alcuna intenzione di avere a che fare con gli umani.
La premessa è semplice, Cesare – un Andy Serkis da Oscar – e gli umani si scontreranno più volte (lo sconosciuto, ma bravo, Jason Clarke è il nuovo protagonista live-action), in un vortice di paura, scatenando una guerra inevitabile tra un popolo decadente e un altro in crescita. Reeves stabilisce le differenze tra Primati e Umani, mostra entrambe le città nei suoi pregi e difetti, umiliate da un passato recente devastante e alla ricerca di un contatto per convivere in pace. Sarà l’odio seminato in passato ad obbligare molti a raccogliere tempesta e come da copione, Apes Revolution si conclude con un finale aperto (ma deciso) per accogliere un nuovo futuro capitolo di questo risorto franchise.
Dettagli
- Titolo originale: Dawn of the Planet of the Apes
- Regia: Matt Reeves
- Fotografia: Michael Seresin
- Musiche: Michael Giacchino
- Cast: Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman, Keri Russell, Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee, Kirk Acevedo, Nick Thurston, Karin Konoval
- Sceneggiatura: Mark Bomback, Rick Jaffa, Amanda Silver