In Sala. Amore Carne
Un ritorno ad Amore Carne in occasione della rassegna dedicata al regista/attore Pippo Delbono al Nuovo Cinema Aquila.
Presentato alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, Amore Carne fa parte del ciclo di proiezioni dedicato a Pippo Delbono che si sta svolgendo in questi giorni al Nuovo Cinema Aquila di Roma.
Le assonanze con le altre pellicole del regista sono tante. Come ne La paura, le immagini sono girate con il cellulare e con una telecamera full HD: pezzi di vita rubati a persone inconsapevoli, incuranti di rivolgersi a Delbono regista e non a Delbono persona, paziente, figlio, confidente. Le prime immagini del film sono quelle di una camera d’albergo, lenzuola che si muovono lentamente, finestre che riportano la scritta amour/flowers.
La piccola telecamera si aggira indiscreta per 70 minuti per poi ritornare esattamente da dove era partita, in quella camera d’albergo. I fiori sono il tappeto di 200 garofani per la morte di Pina Bausch avvenuta il 30 giugno 2009, sono quelli che Bobò portava avanzando con passo lento verso la telecamera nel film Guerra, girato in Palestina e Israele. L’amore è quello celato nelle parole monotone e noiose della madre, sempre le stesse, pronunciate nell’intimità della sua cucina, sostituite da quelle di Pier Paolo Pasolini della Ballata delle madri.
La musica di Alexander Balanescu affonda e scava anch’essa nei volti delle persone, accompagna lo scorrere lento dell’auto sull’asfalto mentre la danza di Marie Agnes Gillot restituisce la luce, la purezza della bellezza. Delbono si mette egli stesso a nudo in questo film: si sottopone al test dell’hiv, un rito che compie ogni anno come fosse la prima volta, pur conoscendone già l’esito. La telecamera vaga, gira su se stessa, sfuma, si perde, restituisce immagini sporche ma vivide, pregne d’intensità. In questo lungometraggio Delbono ci butta dentro un po’ di tutto: poeti, attori, danzatori, gente comune e città, li amalgama per bene con la sua poetica di accompagnare le immagini con la musica e le parole.
Un rifugio sicuro per trascinare lo spettatore nella pellicola, per toccare le corde più deboli e profonde dell’animo umano. Chi è nuovo all’arte cinematografica, e teatrale, di Delbono avrà certamente apprezzato la pellicola, gli sarà sembrato di assistere a qualcosa di nuovo e si sarà appassionato senza dubbio a questo regista che ai suoi occhi ha osato e vinto; solo con il tempo ed un attento lavoro su Delbono, scoprirà che Amore Carne, seppure film di grande impatto emotivo, è un contenitore, in cui ritornano situazioni e racconti già esplorati, montaggi realizzati con maestria, per intenerire gli spettatori in sala.
[Per leggere la precedente recensione scritta da Valentina Esposito in occasione della proiezione in streaming su MyMovies Live, cliccate qui.]
Dettagli
- Titolo originale: Id.
- Regia: Pippo Delbono
- Fotografia: Pippo Delbono
- Musiche: Alexander Balanescu, Mike Galasso, Laurie Anderson, Les Anarchistes
- Cast: Marisa Berenson, Pippo Delbono, Irene Jacob, Bobò, Tilda Swinton, Marie-Agnes Gillot
- Sceneggiatura: Pippo Delbono