Cinema

Cineteca: Il Signore delle Mosche

Pasquale Parisi

Torna in DVD un classico del cinema tratto dal classico della letteratura del premio Nobel William Goldling, diretto dal grande regista teatrale Peter Brook.

Sullo sfondo di un imprecisato conflitto bellico, l’aereo che trasporta numerosi ragazzini inglesi di buona famiglia precipita su di un’isola deserta. Nonostante il difficoltoso primo impatto, l’isola si rivela generosa di cibo ed apparentemente priva di pericoli, dunque si profila per i piccoli naufraghi un soggiorno sereno. Il giovane Ralph viene eletto capo, si convoca un’assemblea per prendere decisioni, ed un fuoco rimane perennemente accesa per segnalare la presenza dei ragazzi: i crescenti malumori dell’impulsivo Jack, tuttavia, e dei seguaci che non tarda a raccogliere, minacciano di minare la coesistenza pacifica. E come se non bastasse, cominciano a circolare voci insistenti sulla presenza sull’isola di un mostro. Tratto dall’opera omonima (1954) del premio nobel William Golding e diretto dal grande regista teatrale Peter Brook, questo Signore delle Mosche, appena tornato sugli scaffali in DVD edito da Cecchi Gori, è una trasposizione fedele, quasi letterale, del romanzo: solo in apparenza avventuroso racconto delle vicende di piccoli castaways, è in realtà grande metafora della violenza connaturata all’uomo, destinata a venire a galla a prescindere da ogni altro fattore: ricca di simboli e riferimenti, la tesi è ancora attuale, ed il film guadagna valore grazie a questo riflesso, pur non riuscendo a restituire in pieno la forza di certi momenti chiave del testo. Al di là della dimensione riconosciuta di classico, e pur rimanendo la migliore trasposizione del romanzo originale (il remake del 1990 non si è rivelato particolarmente soddisfacente) Il Signore delle Mosche mostra criticità piuttosto evidenti che gli impediscono di raggiungere una valutazione pienamente positiva. Il cast, pur essendo stato selezionato dal regista tra oltre 3000 candidati, non è composto da interpreti professionisti (e ben pochi di loro hanno seguito la carriera attoriale) e ciò è purtroppo riflesso in interpretazioni per la quasi totalità scadenti. Da un punto di vista tecnico, poi, spicca in negativo il sonoro estremamente artificioso, spesso irritante, con voci ridoppiate in maniera non perfetta ed effetti sonori che falliscono nel dare l’impressione dello scenario naturale. Leggermente meglio l’immagine: pur senza particolari virtuosismi, peraltro mai stati prerogativa del Brook cineasta, e nonostante un montaggio spesso claudicante, le belle immagini risultano impreziosite dal bianco e nero, ed insieme al sonoro rarefatto restituiscono una leggera astrazione che potrebbe sposarsi bene con il tono della storia. Chiudendo un occhio sulle diffuse pecche, Il Signore delle Mosche si rivela un prodotto più che accettabile, ma l’operazione che si propone avrebbe richiesto maggiore cura.


Dettagli

  • Titolo originale: Lord of the Flies
  • Regia: Peter Brook
  • Fotografia: Tom Hollyman
  • Musiche: Raymond Leppard
  • Cast: James Aubrey, Tom Chapin, Hugh Edwards, Roger Elwin, Tom Gaman
  • Sceneggiatura: Peter Brook

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