Il miglior museo europeo del 2015 secondo EMYA
Il miglior museo europeo dell’anno? Secondo The European Museum of the Year Award (EMYA) è il Rijksmuseum di Amsterdam. Il premio, creato nel 1977 sotto gli auspici del Consiglio d’Europa, viene assegnato al museo che si è distinto per l’attuazione di processi innovativi e guarda non solo alle grandi istituzioni dotate di fondi, staff e visibilità, ma anche a musei piccoli, che grazie a questo riconoscimento sono stati posti alla ribalta della scena culturale europea.
Il premio riguarda standard di qualità e pratiche innovative che i musei sono capaci di attuale e potrebbero fare da apripista come “best practice” anche per altre istituzioni. Quest’anno è l’olandese Rijksmuseum, uno dei maggiori musei del Paese, ad aggiudicarsi il riconoscimento. Custode di preziosissime collezioni d’arte fiamminga e non solo, tra cui i celebri Ronda di notte di Rembrandt e la Lattaia di Jan Vermeer, il museo è stato fondato nel 1880 e ha sede in uno splendido edificio storico nel centro cittadino. Il rinnovamento iniziato nel 2003 dagli architetti spagnoli Antonio Cruz e Antonio Ortiz è stato uno degli elementi che hanno indotto la giuria ad assegnare questo premio: il rispetto degli ambienti preesistenti, le facilities per le biciclette (onnipresenti nella capitale olandese), e gli sforzi per migliorare i flussi e i servizi ai visitatori hanno fatto la differenza. La giuria ha sottolineato anche l’impegno dell’istituzione per “raggiungere ogni bambino in Olanda” e i diversi programmi educativi sviluppati. “Questo è un grande museo, al culmine delle sue potenzialità” si legge nelle motivazioni, “che dà al pubblico un’esperienza che arricchisce” e propone programmi per visitatori di tutte le età.
Altri due premi sono stati assegnati da EMYA per il 2015. Al The Familistère at Guise, in Francia va lo Silletto Prize per l’eccellenza del lavoro con le comunità locali e il coinvolgimento di volontari, mentre al International Red Cross and Red Crescent Museum di Ginevra va il Kenneth Hudson Award per le nuove scommesse sul ruolo del museo nella società.
Nonostante nessun museo italiano abbia mai vinto questo riconoscimento, una menzione speciale quest’anno va al MUSE di Trento, per la sua capacità di rappresentare innovazione e creatività in tutte le funzioni del museo. Stimolando la relazione tra natura, scienza e società il MUSE ha dimostrato un grande impegno verso la “democratizzazione” dell’accesso, esplorazione e scoperta della natura e verso la sostenibilità ambientale.
Altre menzioni sono state assegnate al Finnish Nature centre di Haltia per la sua architettura sostenibile, al Red Star light museum di Anversa, in Belgio, che presenta la storia delle migrazioni nella città con uno sguardo attento all’eredità culturale del fenomeno e con programmi dedicati alle comunità di immigrati, al Mary Rose Museum di Portsmouth in Gran Bretagna e al Vorarlberg museum in Austria.