Ormai da diversi anni i film d’animazione non sono più delle semplici storielle per bambini, ma si pregiano di coinvolgere anche gli adulti – per la gioia degli accompagnatori – e di essere rivolti addirittura ad un altro tipo di pubblico quale i ragazzi e gli adolescenti, vuoi per la grafica sempre più imponente, vuoi per la narrazione innovativa ed accattivante. Anche I Croods, appunto, non si allontanano da questa tendenza e si collocano tra i film d’animazione i cui protagonisti sono proprio degli adolescenti.

È il caso della cavernicola Hip – che ha la voce di Emma Stone in originale e della cantante Rosalia Misseri in italiano – rossa e forzuta ragazzotta in piena ribellione ai dettami del prudente padre Grug (qui il binomio Nicolas Cage/Francesco Pannofino è perfetto), la cui curiosità è da sempre repressa dai familiari, attenti a “vivere nella paura” per sopravvivere nella difficile età preistorica. Tempi bui, un po’ come ora. Ma l’arrivo di un homo sapiens (il giovane Guy alias Ryan Reynolds) che scuote gli ormoni e la mente della ragazza, e degli inevitabili mutamenti naturali del pianeta obbliga tutta la famiglia a ripensare il proprio modo di vivere e di relazionarsi.

Il co-regista e co-sceneggiatore Chris Sanders – già nominato agli Oscar per Lilo & Stitch e Dragon Trainer – sa bene come articolare i movimenti tra i personaggi, sottolineando anche a livello visivo alcuni dettagli importanti a conferire il senso della storia; grazie all’art director Paul Duncan riesce anche a sfruttare al meglio la coloratissima e fantasiosa animazione, indispensabile in questo senso nei tanti siparietti comici tra i protagonisti del film. A tal proposito va riconosciuto un certo qual merito proprio allo humour dei Croods: un po’ come a ricordare che le dinamiche familiari non cambiano mai, dal rapporto suocera-genero (Grug spera sempre di essersi liberato della tenace nonnina al seguito) a quello tra marito e moglie in cui la donna fatica a farsi ascoltare; aggiungi una bambinetta animalesca, un figlio letteralmente con la testa quadrata ed ecco il ritratto di una famiglia non tanto diversa da una di oggi.

Il risultato è proprio quello di una commedia divertente, piacevole dall’inizio alla fine, in cui la comicità è irriverente al punto giusto da non dimenticare da morale del cartoon: la curiosità e l’ingegno ti salveranno la vita. Bisognerebbe ricordarlo sempre.