Enzo Troiano: verso Blade Runner e oltre
Il fumettista Enzo Troiano ospite della libreria napoletana IoCiSto il prossimo 25 giugno.
Trent’anni di carriera e di storia, con un tormento tutto attuale che rivive nel tratto tipico dei suoi disegni e negli sfondi distopici dei suoi racconti: è Enzo Troiano, classe 1965, nativo di Vercelli ma visceralmente legato a Napoli, luogo in cui vive e dove tornerà a raccontarsi, il prossimo giovedì 25 giugno, nell’ambito di un incontro presso la giovanissima libreria IoCiSto (in via Cimarosa 20 al Vomero).
“Droidi al largo dei Bastioni di Orione – Nuvole e musica oltre Blade Runner” è il titolo dell’evento che lo vedrà protagonista, con il contributo del docente universitario di astrofisica Giuseppe Longo e le incursioni musicali dell’artista Daniele Sepe. Un nome quanto mai calzante alla cifra tematica e stilistica che praticamente da sempre caratterizza i lavori di Troiano, attingendo a piene mani da un solo, vastissimo bacino: la fantascienza.
Sebbene nato professionalmente, sul finire degli anni Ottanta, come caricaturista sportivo (per Sport Sud, supplemento de Il Mattino, Il Foggia e Super Sport 2000), Troiano si è infatti distinto anche e soprattutto nel fumetto di genere, dando vita già verso la metà dei Novanta, sotto l’egida indipendente della Micro Art di Napoli e insieme con Paolo Caputo e Francesco Casillo, alla serie fantascientifica di Engaso 0.220.
Sin da allora emerge con chiarezza la tendenza dell’autore a dissezionare il presente proiettandolo in mondi futuri fantastici quanto disperati, a cavallo fra una intima rielaborazione della levità degli scenari á la Hayao Miyazaki e la cruda critica sociale annidata fra le pieghe più oscure del “multiverso” sci-fi. La piaga mondiale dei bambini-soldato, gli intrighi massonici, il virus capitalistico e la progressiva distruzione dell’ambiente sono soltanto alcuni fra i temi toccati da Troiano nei suoi albi, dal lirico Korea 2145 (Albatros Edizioni, 2005) al più cinico Lufer (Albatros, 2006), dal prorompente Eracle 91 (Albatros, 2007) all’inquietante Gulliver (Wombat Edizioni, 2009); storie letteralmente corali dove citazioni e riferimenti incrociati, sia contenutistici che formali, vanno a realizzare concretamente quel principio di contaminazione che è alla base dell’essenza post-moderna di questo particolarissimo autore.
Impostazione “alla francese” e rotondità orientali, leggerezza e disincanto, cinema e musica, convivono fra i segni di Troiano, compiuta espressione “delle tendenze del XXI secolo” (Claude Moliterni). Un’esperienza unica nel suo genere e, per questo, da conoscere e approfondire leggendola e ascoltandola da vicino.
— Per maggiori info sull’incontro: evento Facebook.