Cinema

Di nuovo in gioco

Cristina Lucarelli

Robert Lorenz esordisce alla regia con una mazza da baseball, Clint Eastwood ed una storia scontata che confluisce in mari già noti e visti

Lo ‘Spietato’ Clint Eastwood torna Di nuovo in gioco. Parafrasando così il titolo italiano della pellicola – debutto di Robert Lorenz – presentiamo l’arrivo in patria di un film dedicato allo sport a stelle e strisce per eccellenza, ovvero il baseball.  L’accoppiata Lorenz/Eastwood già è stampata nei manuali di storia del cinema: i due – il primo produttore, il secondo regista e attore – hanno sfornato lavori di prim’ordine come Million Dollar Baby e Debito di sangue, ma stavolta, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non resta lo stesso. Con passo deciso, Lorenz si sposta dietro la macchina da presa e lascia Eastwood davanti l’obiettivo a dominare la scena e a dirigere i giochi, compito facile per uno come lui, in questo caso osservatore degli Atlanta Braves, team di baseball professionista.

A Gus Lobel/Clint Eastwood resta un solo lavoro dopo una lunga e onorata carriera: osservare l’ultimo talento, dopodiché è destinato ad una pensione forzata e insopportabile. In questo viaggio decisivo sarà costretto a chiedere aiuto ad una donna fondamentale nella sua vita, sebbene rappresenti una visione del mondo antitetica alla propria. Sarà sua figlia Mickey/Amy Adams a tenergli la mano, con afflato sincero e accorato, per tutta la durata della pellicola che risulta poco più che sufficiente. Di nuovo in gioco disegna abilmente tutti i personaggi, a partire da quello di Eastwood, uomo alla soglia della pensione, combattuto dal passare degli anni e dal desiderio di non arrendersi a ciò, passando per Mickey, la figlia che si è immolata al lavoro per dimenticare le mancanze del padre, arrivando sino a Johnny Flanagan/Justin Timberlake, scout rivale che sogna la carriera di cronista sportivo, senza dimenticare l’immenso John Goodman nei panni del capo di Gus, sempre bravissimo e credibile.

Nonostante le piacevoli e toccanti dinamiche del rapporto padre-figlia e il racconto onesto di una vita che deve cambiare, il dramma di un uomo giunta ad un’imprescindibile conclusione, il plot è prevedibilissimo. Lo sfondo sportivo è sicuramente azzeccato e fa presa anche in terra tricolore, lo stile è pulito, ma il prodotto non è comunque avvincente. Realizzato su sceneggiatura di Randy Brown, Di nuovo in gioco manca di suspence e tensione, anche se sicuramente non è annoverabile come puramente banale. Semmai un ‘divertissement’ di puro intrattenimento. Il mezzo punto oltre il sei democratico è merito del californiano dagli occhi di ghiaccio, sempre strepitoso qualunque cosa faccia. 


Dettagli

  • Titolo originale: Trouble with the curve
  • Regia: Robert Lorenz
  • Fotografia: Tom Stern
  • Musiche: Marco Beltrami
  • Cast: Clint Eastwood, Amy Adams, John Goodman, Justin Timberlake, Robert Patrick, Matthew Lillard
  • Sceneggiatura: Randy Brown

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