Cultura & Sviluppo

Convegno: “Dal programma Media all’Europa Creativa: evoluzione o rivoluzione?”

Marco Mastrandrea

Reportage del convegno sui finanziamenti comunitari all’industria audivisiva e il dibattito sul futuro del cinema italiano in Europa.

Il Festival del Cinema di Roma è stata l’occasione per fare il punto sui finanziamenti comunitari all’industria audiovisiva; lo scorso 15 novembre presso l’Auditorium Via Veneto, infatti, si è svolto il convegno “Dal programma Media a Europa Creativa: evoluzione o rivoluzione?” in cui è stato presentato alla stampa e agli addetti del settore audiovisivo il nuovo progetto di finanziamento alla cultura dell’Unione Europea.

Sin dal 2007 la Commissione Europea co-finanzia oltre 300 nuovi film europei e metà dei film europei sono diffusi e proiettati grazie al sostegno finanziario della Commissione. Il programma MEDIA giungerà a termine nel 2013. Gli obiettivi del MEDIA sono ripetuti e ampliati nel programma Europa Creativa come nel caso della digitalizzazione delle sale cinematografiche. Ulteriore obiettivo è di promuovere la sottotitolazione o il doppiaggio in tutte le lingue comunitarie al fine di estendere il mercato del singolo film e di incentivare una cultura glocalistica e transnazionale del cinema.

“Abbiamo portato oltre 450 emendamenti al fine di migliorare e rendere più appetibile il progetto Europa Creativa, questo è il risultato della rilevante discussione avvenuta in Commissione ma soprattutto dell’interazione che abbiamo avuto attraverso l’utilizzo di un network con cui abbiamo recepito i consigli e le idee degli specialisti del settore audiovisivo. E’ prossima l’ufficialità del programma Europa Creativa che partirà nel 2014 e terminerà nel 2020. Questa è un’evoluzione per il settore e una piccola rivoluzione per la cultura europea”. E’ l’intervento inaugurale del convegno ad opera di Silvia Costa, onorevole al parlamento europeo in quota PD che prosegue “Oggi è l’occasione per organizzarci in maniera cooperativa, l’Italia deve essere in grado di gareggiare ai bandi europei, perché il 2014 è più vicino di quanto si possa pensare”

Al fine di favorire un sistema finanziario volto a promuovere le microimprese e le piccole e medie imprese attive nel settore dell’audiovisivo è stato istituito nel 1994 il Fondo Europeo per gli Investimenti. Silvia Costa ha sottolineato l’utilità del fondo come strumento intermedio fra le difficoltà delle banche nel valutare il lavoro immateriale attraverso parametri specifici di valutazione. In più l’intermediario finanziario o banca ha una serie di garanzie fornite dalla FEI per ridurre i margini di rischio e stimolare l’economia culturale.

Le nuove modalità di diffusione sviluppate con la rete hanno portato a nuove esperienze come quelle di CineAma.it che attraverso le pratiche di condivisione presenti nei network sociali punta a riportare il pubblico in sala nei piccoli centri. L’obiettivo del progetto – spiega Terenzio Cugia – è di diffondere e distribuire anche i piccoli progetti cinematografici, condividere l’apprezzamento del pubblico sulla rete e redistribuire le esperienze positive alle diverse realtà territoriali.

Elisabetta Brunella, Segretario Generale di Media Salles, esibisce i dati relativi alla digitalizzazione delle sale in Europa. “E’ palese che nell’Unione Europea vi è un dislivello interno per quanto riguarda le sale digitalizzate, questo risulta un problema per la distribuzione. D’altra parte molti gestori hanno deciso di abbandonare il 3D e il riflusso dalla nuova tecnologia ancora immatura è un dato di fatto a livello continentale.”

L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sullo stato del cinema in Italia e negli altri paesi. Hanno contribuito al dibattito le esperienze positive come CineAma.it o l’OLFFI, una piattaforma web totalmente dedicata agli esperti di settore al fine di aumentare la circolarità delle informazioni. E’ stato presentato un progetto ambizioso come Europa Creativa desideroso di incentivare l’economia culturale e favorire una cultura europea oltre che una libera circolazione dell’arte. I presupposti tecnologici e finanziari sembrano esserci tutti per un rilancio in grande stile del Cinema e dell’intera industria culturale: ora tocca all’Italia fare una piccola rivoluzione o una grande evoluzione dimostrandosi pronta per l’appuntamento del 2014, anno in cui quando partiranno i nuovi bandi europei.



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