Come un tuono
L’indie Derek Cianfrance piomba al cinema con Ryan Gosling e Bradley Cooper a far da portavoce per la sua storia di due nuclei familiari in scontro l’uno con l’altro.
Ancora una storia sul nucleo familiare, ancora una storia su dei padri, amorevoli nonostante i loro difetti (spesso incontrollabili). Torna al cinema Derek Cianfrance, regista del delicato Blue Valentine, e lo fa col suo inconfondibile stile.
Luke (Ryan Glosling) è uno stuntman itinerante, un asso della moto. Tornato nella città di Schenectady scopre di avere un figlio, Jason, da una precedente relazione con Romina (Eva Mendes). Deciso a non ripetere le gesta del padre che lo aveva abbandonato, Luke si trasferisce in città per badare al bambino ma scoprirà presto che i suoi sforzi non sono abbastanza e per incrementare il suo guadagno inizierà a rapinare banche.
Inevitabile lo scontro con la giustizia e in particolar modo con l’agente Avery Cross (Bradley Cooper), poliziotto semplice pronto a tutto per fare carriera. L’incontro cambierà per sempre le vite dei loro due figli.
Cianfrance non è il classico regista americano, si era intuito già dal suo precedente lavoro. Il suo stile di regia fatto di lunghi piani sequenza, di riprese “ a mano” (a volte sembra di trovarsi seduti su un peschereccio col mare in tempesta) è molto più vicino al cinema indipendente che alle grandi produzioni hollywoodiane che, solo adesso, stanno iniziando a interessarsi a lui.
Ma veniamo nello specifico a Come un Tuono (The Place Beyond the Pines). Come accennato, è la storia di un nucleo familiare, anzi, di due nuclei familiari i cui destini vengono a incrociarsi per fatalità. Il film è un continuo rievocare l’adagio secondo cui le colpe dei padri ricadono sui figli; è un circolo da cui non sembra si possa scappare, una sorta di prigione genetica a cui siamo destinati non per nostra volontà (e al diavolo le diverse educazioni ricevute e il libero arbitrio). Siamo quello che siamo perché i nostri genitori lo sono stati prima di noi. Questa sembra essere la teoria che muove il film. L’idea c’è (e anche 140 minuti per svilupparla), ma la storia, la sceneggiatura, l’empatia col pubblico viene buttata dalla finestra e viene fatto spazio a una farsa priva di protagonisti veri e propri ma ricca di uomini corrotti, avidi e arrivisti dove il destino di tutti è già stato scritto.
Un vero peccato, le potenzialità c’erano, e anche un cast di primissimo rilievo (anche Ray Liotta e Ben Mendelsohn), ma è stato sprecato in una struttura narrativa che taglia ogni contatto con lo spettatore in grado di anticipare ogni eventuale colpo di scena che il film vuole propinare.
Dettagli
- Titolo originale: The Place Beyond the Pines
- Regia: Derek Cianfrance
- Fotografia: Sean Bobbitt
- Musiche: Mike Patton
- Cast: Ryan Gosling, Eva Mendes, Bradley Cooper, Ray Liotta, Rose Byrne, Dane DeHaan, Emory Cohen, Bruce Greenwood, Ben Mendelsohn, Mahershala Ali
- Sceneggiatura: Derek Cianfrance, Ben Coccio, Danus Marder