George Clooney continua a farsi affascinare dalla narrazione post-umana, e dopo il film di stampo coeniano e distopico Suburbicon – che per molti ebbe anche la sensazione di essere un velato slogan, per una possibile candidatura alla Casa Bianca nel 2020 – si immerge in un altro sotto-genere, ossia il post-apocalittico. Eppure, è difficile inquadrare […]
Il 2020 ha fisiologicamente modificato – in negativo – il canonico calendario cinematografico, condizionandone le uscite in sala, le produzioni, la commercializzazione e i festival. Quest’ultimi, o hanno deciso di rinviare la kermesse, o si sono affidati alla visione da remoto, oppure altri ancora hanno fatto di necessità – virtù, prodigandosi in un’organizzazione logisticamente
Se si dà per veritiero che il rapporto tra l’autore e l’opera sia frutto di una ricerca alle volte attivata per finalità differenti, oppure sia il risultato di una storia alla quale si è assistiti dal vivo o che si è conosciuta tramite altri media, o anche che sia la conseguenza di un intrinseco processo […]
L’immagine-tempo oltre ad essere il titolo del secondo volume dell’excursus sul cinema di Gilles Deleuze, è anche una teoria, tanto ambiziosa, quanto rivelatrice: Dopo un periodo classico caratterizzato dall’immagine-movimento, la settima arte attraverso autori e avanguardie dal secondo dopoguerra andò verso ulteriori orizzonti, ossia verso un linguaggio caratterizzato a livello estetico e
Le elezioni USA 2020 hanno sancito la fine del trumpismo – o almeno per alcuni politologi una prima fase – a causa della vittoria (non senza polemiche e ancora non del tutto formalizzata) del vice-presidente della doppia presidenza Obama, ossia Joe Biden. Considerando l’attualità, la visione della nuova opera del maestro americano dei documentari, ossia […]
Il 1941 è uno di quegli anni che gli storici e studiosi hanno ben segnato nell’almanacco sul cinema. Perché quello è un anno che non viene menzionato per l’inizio di una corrente di pensiero, o per l’arrivo di un’evoluzione tecnologica, bensì in riferimento ad una singola opera di un autore esordiente – enfant prodige di […]
Così come il cinema italiano del dopoguerra – successivo al periodo del neorealismo – fece i conti (in parte) con il ventennio fascista (attraverso opere di autori sensibili come Ettore Scola, Francesco Rosi, Carlo Lizzani ed altri), quello contemporaneo tenta di focalizzarsi sulle ripercussioni storico-sociali tra gli altri dei cosiddetti anni di piombo, ossia quelli […]
Nel metodo Stanislavskij, all’attore viene chiesto un processo di completa “immedesimazione”, così da perfezionare la prestazione, ed esprimere nel migliore dei modi non solo un’estetica, bensì anche la psicologia e la sfera emotiva del personaggio, reale o fittizio che sia. Un canone quindi della recitazione (per gli amanti del tema è interessante tra l’altro anche […]
Il cinema dal secondo dopoguerra attraversò una “rivoluzione” narrativa (quella estetico-stilistica avvenne già nel 1941 con Citizen Kane di Orson Welles), a causa della crisi del Dasein – ossia la mancanza del tradizionale protagonista delle narrazioni letterarie e cinematografiche, ergo l’uomo – e dall’avanzare di ulteriori personaggi. In virtù di una progressione della tecnologia
Il “cinema del reale” è stata ed è una forma d’arte in simbiosi con i piccoli centri, non solo per un’estensione tout court della cultura – lì dove è difficile che arrivi attraverso le sale con la proiezione commerciale di film di finzione – ma anche per come da sempre, ossia dai primi frammenti storici […]