Cinema Il Film della Settimana

Burning Cane

Gaia Apicella

Burning Cane è l’opera prima di Phillip Youmans, che a soli 19 anni ha vinto il Founders Award per il miglior film al Tribeca Film Festival, il più giovane regista selezionato all’evento (dettaglio sicuramente da ricordare per l’analisi dell’opera).

In Louisiana, un reverendo, Tillman (Wendell Pierce), cerca di insegnare alla comunità come vivere di amore e amicizia ma dopo la morte della moglie decide di darsi all’alcolismo. Una donna, Helen (Karen Kaia Livers), è molto preoccupata per Jojo, il cane di famiglia che ha la rogna, e per Daniel (Dominique McClellan), il figlio disoccupato e alcolizzato che non riesce a intraprendere una vita normale ma non smettendo mai di bere si comporta come il cane che continua a grattarsi.

Il film ci descrive le vite di questi tre personaggi, le relazioni tra loro e le persone che li circondano riprendendo le tematiche dell’alcolismo, della religione e della violenza domestica; il tutto però avviene in modo estremamente superficiale, con un racconto fluido nonostante il ritmo lento e senza suddivisioni nelle storie.

A tratti Burning Cane può sembrare banale o addirittura insensato ma non è così, infatti la presenza di Jojo che durante tutta la visione sembra un elemento insignificante, alla fine diventa fondamentale sia per capire l’ultima parte triste e tragica, e sia per conoscere meglio Helen, il personaggio più sviluppato all’interno della narrazione.
Infatti insieme allo stile distaccato che fa sicuramente allontanare lo spettatore e alla superficialità utilizzata per trattare i temi, uno dei problemi principali del film sono i personaggi non molto caratterizzati, non si entra mai nella loro psicologia e questa rappresentazione genera un andamento eccessivamente semplificato nella trama che così rischia di perdersi facilmente e mostrare dei buchi di sceneggiatura.
Nonostante questi difetti però il regista riesce alla fine ad unire ogni elemento e a far apprezzare comunque la vicenda.

Invece per quanto riguarda la struttura visiva e i tempi, Youmans riesce a giocare molto, e attraverso una regia ben studiata e l’uso di colori scuri basati soprattutto su luce naturale, egli costruisce scene molto particolari che se fossero state gestite meglio in unione ad una sceneggiatura più solida potevano rendere il film migliore di quello che è.
Comunque, si tratta di un esperimento interessante e di un’originale opera prima, quindi speriamo di rivedere questo ragazzo al cinema con miglioramenti e con la stessa passione che ha messo nella realizzazione di Burning Cane.

 

 


  • Diretto da: Phillip Youmans
  • Prodotto da: Ojo Akinlana, Karen Kaia Livers, Mose Mayer, Wendell Pierce, Isaac Webb, Cassandra Youmans, Jakob Johnson
  • Scritto da: Phillip Youmans
  • Protagonisti: Wendell Pierce, Karen Kaia Livers, Dominique McClellan, Braelyn Kelly
  • Musiche di: Kevin Gullage
  • Fotografia di: Phillip Youmans
  • Montato da: Phillip Youmans, Ruby Kline
  • Distribuito da: Array Releasing (USA)
  • Casa di Produzione: Denizen Pictures
  • Data di uscita: 25/04/2019 (Tribeca), 25/10/2019 (USA)
  • Durata: 77 minuti
  • Paese: Stati Uniti
  • Lingua: Inglese

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