Dark Blood
Presentato fuori concorso alla Berlinale, il film incompiuto di George Sluizer, bloccato nel limbo per tanti anni a causa della morte improvvisa del suo protagonista River Phoenix
Una voce fuori campo, bassa e impastata, ci parla di River Phoenix come di un attore prezioso e talentuoso sottratto prematuramente al firmamento delle star hollywoodiane: così inizia Dark Blood, film di George Sluizer rimasto a lungo incompiuto per via della morte improvvisa del suo giovane protagonista, compianto fratello minore del Joaquin di The Master e Walk the Line.
L’intervento diretto del regista fa da didascalia a quelle scene mancanti, sostituite da un fermo-immagine, alle cui riprese il piccolo Phoenix non è mai giunto, per colpa dell’overdose che gli ha spezzato la vita. Una morte che lo fa entrare di diritto nel folto albo delle stelle note e maledette, a far compagnia a James Dean, Marilyn Monroe e Heath Ledger. E che, come se non bastasse, ne tramuta le spoglie in becero pretesto per riproporre un’opera che altrimenti – e forse neppure nella sua forma definitiva – avrebbe avuto ragione di esistere.
La storia è quella di Buffy (Judy Davis) ed Harry (Jonathan Pryce), una coppia in viaggio di piacere nello Utah, che un guasto all’auto costringe a fermarsi nel bel mezzo del deserto. Arsi dalla sete e devastati dall’escursione termica, i due trovano casuale rifugio presso una stramba baracca circondata di cannule e ninnoli dipinti a mano, dove risiede un ragazzo solitario (Boy, interpretato da Phoenix) assieme al suo cane.
Il ragazzo, strano almeno quanto il luogo in cui abita, stabilisce un contatto erotico-spirituale con Buffy, già di per sé poco equilibrata ed incline al tradimento, mentre Harry, preso dalla smania di andarsene al più presto, perde la testa.
Nell’insieme, a infastidire di più, oltre all’insolita narrazione didascalica sostitutiva delle sequenze mancanti, sono le mancanze vere e proprie della storia: un racconto pretestuoso e visionario senza capo né coda, che si riavvolge su se stesso così come si era dipanato dopo i primi venti minuti di girato. Gli attori, al di là di Phoenix, appaiono sprecati e impacciati nei panni cuciti loro addosso da una sceneggiatura assurda ed insensata – quella di Jim Barton -, arrabattata e rimontata (male) dal franco-tedesco Sluizer. Imperdonabile già solo per il fatto di avere usato la tragedia personale di Phoenix come trampolino di lancio verso la Berlinale. E poi, sì, anche per aver confezionato un flop a tutti gli effetti.
Dettagli
- Titolo originale: Dark Blood
- Regia: George Sluizer
- Anno di Uscita: 2012
- Genere: Thriller
- Fotografia: Edward Lachman
- Musiche: Florencia Di Concilio
- Costumi: Jane Robinson
- Produzione: USA, UK, Olanda
- Cast: River Phoenix, Jonathan Pryce, Judy Davis
- Sceneggiatura: Jim Barton