Animanera // UN ALTRO AMLETO
Al CRT Teatro dell’Arte di Milano è andato in scena un “altro” Amleto, grande prova interpretativa dei quattro attori, personaggi emblematici di una modernità in cui in filigrana c’è lui, il grande drammaturgo inglese e una delle sue tragedie più celebri.
Se Shakespeare fosse vivo probabilmente resterebbe compiaciuto sapendo che le sue opere, a secoli di distanza, vengono ancora prese, rilette e messe in scena da registi di tutto il mondo secondo nuove regole e registri personali. Se Shakespeare fosse vivo guarderebbe lo spettacolo scritto da Magdalena Barile e troverebbe un’opera che non è la sua, vicina sicuramente, ma non la sua e comprenderebbe la scelta del titolo: UN ALTRO AMLETO. Non è la sua tragedia, ma una tipica dark comedy in cui ci sono i personaggi nati dal suo genio calati in un’altra epoca, quella moderna, con tutte le insicurezze e le nuove turbe proprie del nostro secolo.
L’altro Amleto cerca vendetta per il padre, proprio come l’Amleto di Shakespeare è l’unico erede di una famiglia di industriali in Brianza e sua madre ha sposato lo zio. È convinto di usare un fucile e dare sfogo a tutta la sua rabbia per poter finalmente dimenticare il sentimento che lo sta logorando e trovare la felicità. Eppure non lo fa, frenato da una madre che si dimostra paradossalmente comprensiva di fronte alla sua rabbia, come fosse normale che un figlio disturbato possa vivere un momento di sbandamento. Amleto è un ragazzo moderno a cui tutto sembra essere concesso, anche l’idea di uccidere lo zio e la madre in un periodo storico in cui omicidi in famiglia non sono poi così originali.
Quanti Amleto abbiamo avuto? E Un Altro Amleto è il portavoce di una generazione che tiene conto della costante presenza di vicende famigliari in cui il contrasto è all’ordine del giorno, uno sguardo su una tipica famiglia ricca che cerca di compensare le mancanze affettive con viaggi all’estero ed esperienze di svago per “riprendersi”. E Amleto si trova a non comprendere più cosa davvero vuole, se uccidere o amare, se fuggire o restare, se sparare o cedere all’abbraccio come un bambino confuso.
Un altro Amleto non ha scelta se non quella di restare in un limbo e “cadere” davanti ad una realtà che non ha il coraggio né di affrontare, né di vivere.
A quattrocento anni dalla morte di Shakespeare, una celebrazione tutta nuova e diversa di Amleto, reso ancora più umano e debole davanti ad una realtà multiforme che non può che portare alla confusione e alla pazzia per l’incapacità di prendere una scelta e portarla avanti fino alla fine.
Una grande prova interpretativa dei quattro attori in scena, Federico Manfredi, Emilia Scarpati Fanetti, Nicola Stravalaci e Debora Zuin, personaggi emblematici di una modernità in cui in filigrana c’è lui, il grande drammaturgo inglese e una delle sue tragedie più celebri.
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- Titolo originale: UN ALTRO AMLETO