Arti Performative

Agorà, la Stagione 2017-18: “teatro diffuso” tra i Comuni della città metropolitana di Bologna

Renata Savo

Uno ‘spazio di cultura e di città’ che prende vita nella città metropolitana di Bologna –  Argelato, Bentivoglio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, in tanti e differenti luoghi, dai teatri (Teatro Biagi D’Antona a Castel Maggiore, Teatro Comunale di Argelato, Teatro La Casa del Popolo a Castello d’Argile, Teatro Alice Zeppilli a Pieve di Cento) alle biblioteche, dalle scuole agli spazi culturali di riferimento dei comuni della Unione Reno Galliera. Si chiama Agorà (23 settembre 2017 – 26 maggio 2018), ed è la seconda stagione teatrale della Unione Reno Galliera, che vede la direzione artistica di Elena Di Gioia.

Promossa dalla Unione Reno Galliera, realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e prodotta dall’Associazione culturale Liberty, Agorà torna con una programmazione ricca, nel segno di un nuovo teatro diffuso: oltre 50 appuntamenti, spettacoli, prime assolute, produzioni, laboratori e incontri con i più grandi nomi della scena contemporanea (qui il calendario della Stagione).

Con la nuova edizione, Agorà compie un passo in avanti e si radica in tutti gli otto comuni della città metropolitana di Bologna. Si rafforza quindi la mappa, che diviene più ampia e contaminata da nuove realtà, connettendo il “teatro alla piazza”: oltre ai Teatri sono coinvolte le biblioteche, i circoli cittadini e di comunità, centri di lettura, cinema, ville storiche, quadrerie, luoghi inediti e da scoprire fino al supermercato.

Agorà disegna, infatti, una mappa ideale e concreta della “piazza”, che va al cuore del teatro e delle comunità con azioni speciali realizzate insieme ad artisti, associazioni e cittadini ‘fuori dai teatri’, progetti unici che coinvolgono importanti realtà della zona, incontri diretti con i protagonisti della stagione, laboratori gratuiti e aperti a tutti.

Agorà si compone di spettacoli e di progetti speciali: due binari di programmazione che scorrono paralleli e intrecciati e che generano occasioni di incontro ravvicinato e partecipato tra gli artisti della stagione e i cittadini, le cittadine e le associazioni del territorio.

Un’offerta culturale d’eccezione che segna l’apertura di un nuovo teatro che possa diventare punto d’incontro, dibattito, scambio e creazione per le cittadine e i cittadini, e anche un riferimento nel panorama teatrale italiano.

 

Spettacoli

Inaugurazione della stagione Agorà – venerdì 6 ottobre 2017

L’inaugurazione della stagione teatrale (venerdì 6 ottobre) è affidata al Teatro delle Ariette con Sul Tetto del Mondo, in scena ad Argelato. Attori e pubblico tutti in platea, in una narrazione che avvolge gli spettatori intorno al rito delle storie e del nutrimento e che darà l’avvio alla stagione.

Seguiranno tanti spettacoli e nuove creazioni di artisti:

Genius Loci Cabaret di Menoventi realizzato appositamente per il progetto 110 Casa del Popolo di Castello d’Argile; Berardi Casolari con Io provo a volareManiaci d’Amore con Il nostro amore schifoCi scusiamo per il disagio della compagnia pistoiese Gli OminiRosa Conchiglia, primo studio di un nuovo testo di Magdalena Barile interpretato da Anna AmadoriDeflorian | Tagliarini portano in scena Cose in un luogo d’eccezione, il negozio dell’antiquario Freak Andò a Castel Maggiore; Piccola Compagnia Dammacco con EsilioTindaro Granata con Geppetto e Geppetto; la compagnia bolognese Kepler-452 con un nuovo progetto Comizi d’amore appositamente pensato e realizzato coinvolgendo gli adolescenti dell’Istituto superiore di Castel Maggiore.

Per chiudere il 2017, Revolyutsiya, spettacolo dedicato alla rivoluzione del 1917 e che debutta in prima assoluta con Marco Cavicchioli e la regia di Bruno Stori.

Il nuovo anno prosegue con Due vecchiette vanno a Nord, spettacolo di Tra un atto e l’altro con Angela Malfitano e Francesca MazzaDue soldi di cioccolata, letture teatrali di Rossella Dassu per la Giornata della Memoria; Oscar De Summa con La sorella di GesucristoLuca Scarlini con una conferenza spettacolo dedicata alle collezioni d’arte nella Quadreria del Ritiro del Pellegrino. Massimiliano Civica con Un quaderno per l’inverno;Ascanio Celestini con il nuovo spettacolo PuebloBello Mondo con Mariangela GualtieriR. OSA di Silvia Gribaudi, che torna a Pieve di Cento dopo il laboratorio Over 60 dello scorso anno. La compagnia MaMiMò presenta il nuovo spettacolo Nessuna pietà per l’arbitroAngela Malfitano con Le notti di Cabiria, spettacolo esito del laboratorio che l’attrice condurrà a San Giorgio di Piano intorno alla figura di Giulietta Masina, che proprio a San Giorgio di Piano è nata; Anna Amadori e Maurizio Cardillo per un nuovo omaggio agli scritti di Roberto Roversi con Biancaneve notturna.

Vittorio Franceschi è protagonista speciale di Agorà con “Dietro il teatro il mondo. Territori diversi percorsi da un viaggiatore che si orienta con le stelle”, un omaggio a Vittorio Franceschi e un’occasione unica per riscoprire testi e autori della tradizione teatrale italiana attualmente poco rappresentati. La rassegna si compone di quattro appuntamenti: Vittorio Franceschi legge SaramagoIl reduce. Parlamento de Ruzante che iera vegnù de campo;Monologo in briciole su testi di Cesare Zavattini; Teatro, mistero, poesia, pensiero. Vittorio Franceschi legge Leopardi, Gramsci, Melville e Thomas Mann.

Agorà riserva uno spazio importante anche alle proposte musicali con il concerto dei Tolga During Quartet, un omaggio al musicista Mario Maccaferri; un appuntamento musicale della nuova produzione di Atti Sonori Il barbiere a fumetti con l’Orchestra del Baraccano e infine il Galà in musica per Santo Stefano con i cameristi del Premio Alberghini.

La stagione si chiude con il Ballo letterario, un progetto speciale che convoca cinque tra gli autori e autrici più importanti e interessanti del teatro e della letteratura italiana e francese nella meravigliosa cornice delle scuderie di Villa Talon, che verranno eccezionalmente aperte al pubblico. Compongono il Ballo LetterarioFabrice Melquiot (ideatore del Ballo letterario), Ermanno CavazzoniMarco Martinelli, Grazia Verasani e Magdalena Barile.

 

Progetti speciali

Oltre al cartellone di spettacoli, Agorà si compone anche di progetti speciali tra cui:

Roberto Roversi e Agorà

Anche quest’anno una voce presente all’interno della stagione è quella del grande poeta Roberto Roversi, scomparso a Bologna cinque anni fa. Agorà infatti anticipa la propria apertura (sabato 23 settembre Teatro Zeppilli di Pieve di Cento) con un appuntamento particolare che rientra all’interno del Festival “Officina Roversi”: Il Frate, spettacolo-lettura di Oscar De Summa.

A Roberto Roversi verrà dedicato un progetto speciale “Biancaneve notturna” nell’ambito di Agorà (maggio 2018) con uno spettacolo allestito nell’intero palazzo comunale di Pieve di Cento sotto la guida di Anna Amadori e Maurizio Cardillo,  e l’immagine scelta per raccontare la stagione teatrale Agorà è tratta da un suo disegno.

 

 

Progetto “110 Casa del Popolo di Castello d’Argile”

direzione artistica Elena Di Gioia

110 Casa del Popolo, una grande festa per i 110 anni della Casa del Popolo di Castello d’Argile fondata nel 1907, oggi Teatro e Biblioteca. Il programma prevede una ricca programmazione composta da una produzione teatrale in prima assoluta “Genius loci cabaret” con la regia di Gianni Farina – Menoventi e in scena la compagnia argilese Tea(L)tro di Castello d’Argile e con Nicola Borghesi in un originale ‘discorso dal balcone’; il documentario sonoro “Là in zò” – regia di Gianni Farina realizzato con le voci e i ricordi dei cittadini argilesi, una mostra fotografica di foto dai ‘cassetti degli argilesi’; la pubblicazione di una graphic novel del fumettista Simone Cortesi basata sulla ricerca storica di Magda Barbieri; l’esposizione delle tavole originali e un’originale opera musicale di Atti SonoriIl Barbiere di Siviglia raccontato a fumetti.

Un affresco – composto con artisti e cittadini – che a partire dalla significativa Storia della Casa del Popolo di Castello d’Argile pone una lente sul Novecento, dai linguaggi artistici alle lotte per la libertà.

 

Drammaturgie per città

direzione artistica Elena Di Gioia

Drammaturgie per città vuole offrire un excursus sulla nuova produzione drammaturgica italiana, portando in scena i testi di alcuni dei drammaturghi più apprezzati del panorama italiano.Rosa Conchiglia, primo studio di Magdalena Barile, interpretato da Anna Amadori, Geppetto e Geppetto di Tindaro GranataEsilio, testo e regia di Mariano DammaccoIl nostro amore schifo di Maniaci d’Amore e Io provo a volare della Compagnia Berardi Casolari.

I protagonisti sono i drammaturghi stessi, con i quali i cittadini potranno entrare in contatto anche attraverso incontri e laboratori (Come comporre storie, laboratorio con Mariano Dammacco;  Scrivere in teatro con Tindaro Granata).

 

Progetto “Scritto da noi”

direzione artistica Elena Di Gioia 

Scritto da noi è il progetto dedicato alla scuola, ideato a seguito della positiva collaborazione avviata nel 2016 con l’Istituto d’Istruzione Superiore Keynes di Castel Maggiore, per creare maggiore vicinanza e coinvolgimento attivo tra giovani e linguaggi della scena contemporanea.

Dare voce a pensieri e istanze degli adolescenti attraverso l’incontro con artisti, la discussione e il lavoro intorno a tematiche di forte rilevanza personale e pubblica: “dare voce alle voci”.

Il progetto si articola nei seguenti appuntamenti:

 

Comizi d’amore #adolescenti

Un progetto di teatro partecipato ispirato a Pier Paolo Pasolini, condotto da Nicola Borghesi, regista del Gruppo Kepler-452, con la collaborazione di Paola Aiello e Enrico Baraldi.

Pensato appositamente per gli adolescenti dell’Istituto Keynes, il progetto parte da alcune domande nella sfera della relazioni e dei sentimenti rilanciando sull’oggi.

Lo spettacolo, dopo i laboratori con gli studenti, viene messo in scena negli spazi della scuola di Castel Maggiore, il 15 e 16 dicembre.

“All’interno dell’Istituto Keynes di Castel Maggiore, cammineremo domandando alle studentesse e agli studenti quali siano le loro speranze e paure, i loro desideri, le loro libere associazioni rispetto al mondo dei sentimenti e della sessualità. Cercheremo di portarli in scena con noi, partendo dalle loro istanze e trasfigurandole artisticamente per raccontare e magnificare la loro identità. Il percorso culminerà all’interno dell’istituto, attraverso uno spettacolo site specific che trasformerà la scuola in un luogo in cui saranno i ragazzi e le ragazze a prendere parola e raccontarsi pubblicamente”. (Kepler-452)

Al progetto Comizi d’amore si aggiungono laboratori per le studentesse e gli studenti con  Magdalena Barile, con Emanuele Aldrovandi e un progetto di Formazione dello sguardo dello spettatore condotto da Altre Velocità, connesso alla visione di alcuni spettacoli della stagione Agorà.

 

Progetto “Nel fuoco della rivolta”  nel 2018

direzione artistica Francesca Mazza

Angela Malfitano e Francesca Mazza in Due vecchiette vanno a Nord

Altro progetto speciale, realizzato con la direzione di Francesca Mazza – Tra un atto e l’altro, è Nel fuoco della rivolta, dedicato alle ‘rivolte’ in occasione dei 50 anni dal 1968: teatro, poesia e cinema fino a un nuova produzione corale curata sempre da Tra un atto e l’altro.

“Nel fuoco della rivolta” si propone di riflettere, con gli strumenti che appartengono al teatro, su quell’atto che più che rivoluzionare il mondo, cerca costantemente di ricrearlo: la rivolta, appunto.

Creare e ricreare è la vocazione d’ogni forma d’arte; garantire e proteggere questi tentativi è compito della cultura e della politica. Gli spettacoli in cartellone parleranno di atti di rivolta, del coraggio e del sacrificio necessari per compierli; piccoli o grandi, sempre sostenuti da un sogno.

Il progetto ospiterà anche il lavoro di un artista che, da tempo, fa del suo essere nel teatro un personale atto di rivolta: Claudio Morganti. Ci saranno anche il cinema, la poesia e la musica di quel tempo e prestigiosi ospiti che ci offriranno le loro memorie e le loro riflessioni. Senza celebrare in modo acritico, senza condannare con troppo rigore. Per raccontare una stagione a cui non si può negare il fascino che ogni richiesta di cambiamento porta con sé”.

Spettacoli in scena per “Nel fuoco della rivolta”: Elena Arvigo con Donna non rieducabile di Stefano Massini, Savino Paparella con Al ForestérLa vita ha un dente d’oro di Claudio Morganti, Il cinema della rivolta, un montaggio video a cura di Lorenzo Letizia e introdotto da Vittorio Boarini, La poesia della rivolta con Maurizio Cardillo e Angela MalfitanoNel fuoco della rivolta, produzione corale di Tra un atto e l’altro nella suggestiva Villa Beatrice a Argelato.



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