Cinema

7 Psicopatici

Marina Niceforo

Ovvero come rovesciare il cinema di genere e scrivere una black comedy da manuale

È possibile scrivere un film su sette psicopatici senza parlare di violenza? Questo è l’interrogativo che attanaglia le giornate di Marty (Colin Farrell), sceneggiatore in crisi d’idee, che sogna di uscire dal solito cliché dei killer sanguinari e, anzi, di riuscire addirittura a trasmettere un messaggio positivo, come la possibilità della pace nel mondo. Desiderio impossibile, perché lo scrittore irlandese, in quanto tale, deve essere necessariamente alcolista, e realizzare di esserlo. Del resto, tutti i personaggi del film hanno la consapevolezza di essere quello che la loro parte prevede, altrimenti lo psicopatico Tom Waits – nella sua poetica interpretazione – non sarebbe lì a raccontare la sua storia dopo aver risposto all’annuncio sul giornale che radunava psicopatici. E allora tanto vale che siano proprio i sette psicopatici a decidere come andrà il loro film…

Il regista di In Bruges – La coscienza dell’assassino torna con una commedia nera vietata ai minori di 14 anni – il motivo di questa restrizione resta oscuro – in cui la morale non c’è, perché nella follia non può essercene. Eppure le vicende dei sette psicopatici appaiono così piene di senso, dotate di una coerenza che non fa una piega, né indigna, come a compensare la mancanza di ispirazione e motivazione dello sceneggiatore Marty; non è forse uno stereotipo anche il fascino della pazzia, con quel richiamo al Joker che tanto ci ha stregato? Evidentemente le ripetizioni di alcuni elementi – killer che uccidono killer, donne che muoiono ammazzate, per citarne un paio – rientrano nell’intenzione di McDonagh di fare un anti-thriller, anzi di uccidere con l’ironia il thriller e tutti i suoi stereotipi con una serie di situazioni e battute degne del migliore Tarantino.

È una commedia buffa, divertente – memorabile il boss Charlie (Woody Harrelson) a cui si inceppa la pistola nei momenti meno opportuni e che vive per il suo cagnolino –  in cui spiccano per romanticismo le interpretazioni di Christopher Walken e Tom Waits,  ma anche quella sopra le righe del ladro di cani Sam Rockwell. Alla fine anche lo psicopatico n.1 (e n.7) sarà accontentato e avrà la sua canonica sparatoria finale, ma forse l’epilogo suggerito da Hans (Walken) riuscirà addirittura a comunicare quel messaggio di non violenza che Marty desiderava.


Dettagli

  • Titolo originale: Seven Psychopats
  • Regia: Martin McDonagh
  • Fotografia: Ben Davis
  • Musiche: Carter Burwell
  • Cast: Colin Farrell, Sam Rockwell, Woody Harrelson, Christopher Walken, Tom Waits, Abbie Cornish
  • Sceneggiatura: Martin McDonagh

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