Lawrence Weiner – Mucchi di marmo usato che infrangono le acque @ Galleria Alfonso Artiaco, Napoli
Mucchi di Marmo usato che infrangono le acque è il titolo della personale di Lawrence Weiner che dal 27 ottobre all’8 dicembre espone negli spazi della Galleria Alfonso Artiaco di Napoli.
Il titolo della mostra si ispira alla prima opera di cui il visitatore può fruire all’ingresso della Galleria: “Piles of used marble breaking the water of the bay of Naples” che ci fa pensare ad un lavoro del tutto in linea con il linguaggio espressivo di Weiner ma pensato come site specific. Artista concettuale, Lawrence Weiner realizza ancora una volta opere dal forte impatto comunicativo e per questo si avvale della scrittura e del suo potenziale impressivo. Non vi sono installazioni ingombranti che campeggino con prepotenza al centro degli spazi espositivi ma è pur vero che il visitatore non può, d’altra parte, sfuggire alle scritte sui muri realizzate a caratteri cubitali e che innescano determinate riflessioni in merito al loro contenuto.
C’è un’idea di “sospensione” e di leggerezza che si legge nelle opere realizzate per l’esposizione partenopea: “sollevato al di sopra” è un’iscrizione che sembra evaporare dal basso per posizionarsi in un determinato punto in cui l’intenzione creativa dell’artista cede il passo all’appropriazione personale del significato più profondo che ciascuno, secondo Weiner,è capace di attribuirgli. Nella stessa direzione va “Floated on water suspended at the point where clockwise and underclockwise ceased to apply”, ne deriva un’immagine di estraneazione rispetto alle dinamiche dettate dall’ordine delle cose e dall’umana tendenza a sistematizzarle. L’enorme scritta, posta sulla parete di una stanza laterale, guarda dritta alla sua traduzione in italiano affissa sulla facciata della stanza che sta immediatamente di fronte. Weiner realizza un gioco di alternanza e di incastri tra la lingua italiana e quella inglese, la prima opera infatti è proposta in lingua inglese mentre è in italiano la scritta che si legge immediatamente dopo per poi arrivare ad un’ iscrizione proposta nella doppia traduzione ed infine, ad un incrocio tra segmenti di frasi in italiano e in inglese. È il caso di “offering no resistance (segue la corrente)” che viene seguita da “Non offrendo resistenza (follow the flow)”. L’uso del linguaggio è per l’artista strumentale rispetto al contenuto dell’opera stessa, essa infatti intende proporsi al visitatore in tutta la sua autenticità comunicativa, scevra da orpelli stilistici e da qualsiasi forma di plasticità che ne possa deviare la capacità di essere immediatamente recepita ed interiorizzata. Prescindere dall’opera e dalla sua pregnanza estetica per veicolarne il messaggio artistico che ne è alla base è il fondamento dell’arte concettuale e Weiner, che ne è uno dei maggiori esponenti, realizza sin dagli anni settanta le sue enormi iscrizioni a muro che smaterializzano l’opera d’arte riducendola a pura essenza.
“Mucchi di marmo usato che infrangono le acque” è un’opera che racchiude probabilmente in sè un’ intenzione di denuncia rispetto ad un totale capovolgimento dell’ordine naturale delle cose: non è più l’onda del mare ad infrangersi sugli scogli ma il contrario. È la mano dell’uomo quindi che espropria la natura della propria identità ed è la stessa mano a sovvertirne l’equilibrio per stabilirne uno tutto suo, capace di regolare l’esistenza sulla base di un giro di lancette.