Cinema

In Sala. Il violinista del diavolo

Cristina Lucarelli

Niccolò Paganini riprende vita col violino di David Garrett e la macchina da presa di Bernard Rose, senza purtroppo alcun reale risultato positivo.

 

La fama smisurata di Niccolò Paganini, violinista italiano di straordinario talento ma dal carattere volubile, è raccontata  da Bernard Rose nel suo Il Violinista del Diavolo. Una biografia a metà, questa, intrisa di elementi quasi demoniaci e che dipinge il celebre musicista in maniera abbastanza pruriginosa. 

 

“Paganini non ripete”. Genio e sregolatezza. Fascino e capriccio. Tanto è alla base di questo racconto dall’atmosfera noir, dai continui riferimenti quasi “demoniaci”, per una biografia incentrata sugli aspetti più dissoluti della vita di uno dei più importanti esponenti della musica romantica. Accanito giocatore d’azzardo, amante delle donne – tante – Paganini è raccontato attraverso pochi elementi certi e conosciuti, mentre molto è giocato sul mistero, su sfumature soprannaturali che un po’ rimandano al Dracula di Coppola. Niccolò diviene una sorta di “rockstar d’altri tempi” nelle mani di Rose, antesignano artista diviso tra show business, marketing e arte. Un uomo già famoso ma che ha bisogno della consacrazione ufficiale in quel di Londra. Urbani lo porta così in terra britannica dove il violinista troverà anche l’amore. Ad osteggiarlo, lo stesso Urbani con un piano decisamente diabolico…

 

Chiamato inizialmente per occuparsi della colonna sonora, il violinista David Garrett si è trovato a vestire i panni di un mito, nonostante l’inesperienza recitativa. Inesperienza che si coglie fin troppo facilmente, ma una cosa è certa: il compositore tedesco-statunitense sa come impugnare il proprio strumento e come suonarlo a meraviglia, con grande maestria e apprezzamenti generali, con buona pace di Klaus Kinski cui toccò il medesimo onere nel 1989. Il musicista maledetto, quello del patto con il demonio, quello affamato di successo, quello che fa i conti con una natura mefistofelica, è portato sul grande schermo con una regia poco adatta, troppo televisiva. Si spinge anche un po’ troppo l’acceleratore nel raccontare la vita enigmatica di questo violinista maudit, e il livello dell’interpretazione di certo non regala punti in più. Semmai sono le performance di Garrett a salvare il salvabile. Forse, il patto con il satanasso di turno sarebbe servito più a Rose che non a Paganini.

 


Dettagli

  • Titolo originale: The Devil's Violinist
  • Regia: Bernard Rose
  • Fotografia: Bernard Rose
  • Musiche: David Garrett, Frank Van Der Heijden
  • Cast: David Garrett, Jared Harris, Joely Richardson, Christian McKay, Helmut Berger
  • Sceneggiatura: Bernard Rose

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