#InAria. La memoria è una terra di confine
La Valle di Comino è una terra di confine incastonata tra quattro regioni differenti (Lazio, Campania, Molise e Abruzzo), poco conosciuta e molto sottovalutata da studiosi e villeggianti. Per fortuna ad Alvito (FR) siamo stati ospiti di Anna Pizzuti, docente in pensione, storica e studiosa prolifica, e tuttora molto attiva nelle sue ricerche, che sono consultabili qui.
Quando abbiamo chiesto ad Anna il permesso di intervistarla, dapprima ci ha mostrato un atteggiamento schivo e ritroso, credendo di non avere assolutamente nulla da dire. È poi bastato offrirle una parola, una parola soltanto. «Confine». I suoi occhi si sono illuminati. Le frasi hanno incominciato a fluire dalle sue labbra con una tranquillità e una proprietà di linguaggio che riflettono, da un lato, lo scorrere del tempo di questa terra, e dall’altro, la profondità della sua ricerca appassionata.
Anna Pizzuti, che di teatro si occupava nella scuola dove ha insegnato, cioè l’Istituto professionale “Einaudi” di Sora, ha focalizzato le sue ricerche più recenti sulle deportazioni, effettuate su disposizione del Ministero dell’Interno, di ebrei stranieri a San Donato tra luglio e la prima metà di agosto del 1940.
Rimarca più volte il fatto che San Donato è un «paese comunista», mentre ad Alvito vivono «i nobili», i liberi professionisti, come suggerisce anche Fulvio Cocuzzo, cantautore sandonatese che si è esibito a CastellinAria – Festival di Teatro Pop il 22 luglio, con due performance: uno spettacolo che narra Le furberie di Pulcinella e SIANTE E BREGHIANDE, dal suo repertorio musicale. Fulvio, cantautore molto stimato nella Val di Comino, la cui musica riflette assai lucidamente lo «spirito sandonatese», che per Anna consiste in una sorta di fantasia, di solidarietà (perché i sandonatesi aiutavano gli ebrei a nascondersi o a fuggire), ha fondato il Teatro Arte dei Burattini, che lui stesso produce dagli anni ottanta ispirandosi alla grande tradizione dei burattini dell’Ottocento. Come ci spiega Anna, parafrasando una sua canzone: «Per Fulvio, ogni paese della valle ha una sua caratteristica: “Se ti serve un avvocato vai ad Alvito, se ti serve un medico vai a Picinisco… se vuoi stare bene, però, vai a San Donato”». E su di lui ancora afferma: «è un personaggio particolare, una persona coltissima e un esperto della Commedia dell’Arte […] Ha messo in scena Majakovskij, Molière, Brecht, ed è figlio di un artigiano assai conosciuto […] La sua esperienza intreccia cultura alta e capacità di stare in mezzo alla gente, è una persona che ha gli strumenti giusti per leggere e interpretare la realtà, studia e sa parlare di tutti i paesi della Valle». La carriera artistica di Cocuzzo è difatti attraversata da due fasi: oggi insegnante di liceo in pensione, faceva teatro nelle scuole insieme alla signora Anna, contemporaneamente componeva canzoni nella “lingua di confine” che si parla in Val di Comino, terra di mezzo, appunto, e forse proprio per questo ancor più ricca di storia. Una storia che Anna ci racconta con delicatezza e una precisione quasi maniacale, come si vede nel video di seguito, dove svela fatti sconosciuti che risalgono all’epoca borbonica, ma di fortissima attualità.
Foto di copertina di Simone Galli