Elena Russo, Salvatore Striano e Luigi Credendino a Roma in “La Reggente” al Brancaccino
Dopo i successi napoletani, arriva da giovedì 12 a domenica 15 ottobre sul palco del Teatro Brancaccino di Roma, “La Reggente” di Fortunato Calvino per la regia di Stefano Incerti, apprezzato cineasta napoletano (“Il verificatore”, vincitore del David di Donatello, “I vesuviani”, “L’Uomo di vetro”, “Complici del silenzio”, “Gorbaciof”) che dirige tre volti noti del grande schermo, Elena Russo, Salvatore Striano e Luigi Credendino.
Lo spettacolo ruota attorno al potere malavitoso femminile e alla ferocia di una madre carnefice dal carattere burbero e felino, di cui è interprete sensibile Elena Russo. Moglie di un potente boss di un quartiere di Napoli detenuto in un carcere di massima sicurezza, assistita da Eduardo e Diego, diventa “la Reggente” incaricata dal marito nella gestione degli affari di famiglia.
In preda al delirio di onnipotenza, la Reggente sposa le leggi dell’arroganza, della spietatezza e della vendetta e porta avanti un progetto criminale che lascia dietro di sé una scia di sangue e sofferenza. La Reggente è un personaggio ambivalente: Donna-Boss carnefice e potente, ma anche prigioniera di un sistema perverso che la costringe all’isolamento. Similmente alla Lady Macbeth shakespeariana o alla Medea di Euripide, la Reggente precipiterà in uno stato di perdita totale di contatto con la realtà. Non consentirà a nessuno di opporsi alle sue scelte, neppure ai suoi affetti più cari, e la propria sete di potere assumerà i tratti di un’autentica patologia dalle conseguenze nefaste.
Nelle parole di Fortunato Calvino, La Reggente, Eduardo e Diego compongono «un triangolo specchio di un mondo che non conosce pietà, che pretende obbedienza cieca e assoluta. Una generazione ottusa e violenta, che ignora la fatica e sfrutta il lavoro altrui. La Reggente è il risultato di una nuova gerarchia tutta al femminile che emula l’uomo, superandolo in crudeltà».
Per il regista Stefano Incerti, la scelta di mettere in scena questo testo non poteva farsi attendere, trattando temi a lui cari, e anche la scelta degli attori, con esperienze legate al cinema – tra cui si ricorderà, per esempio, Salvatore Striano in “Gomorra” e in “Cesare deve morire” – è stata operata per rispondere alle esigenze di un più crudo realismo: «Ho ricevuto in passato proposte per regie teatrali – ha affermato – ma ho sempre declinato l’invito per aspettare il testo giusto. La Reggente – continua – tra sangue, passione, sesso, tradimento, ha l’andamento di un moderno Shakespeare. Ho scelto degli attori che oltre che a teatro, avessero lavorato nel cinema per impostare lo spettacolo con una chiave più realista; La Reggente racconta di tre personaggi sotto pressione, la cui tensione spero risulti crescente man mano che il dramma si muove verso il finale. Mi piacerebbe che il risultato assomigliasse alle pièce di quel periodo d’oro del teatro americano e del cinema americano della fine degli anni Quaranta in cui i temi sociali si impastano di noir e di racconto di psicologie deviate o malate, attraverso una lettura naturalistica, essenziale, priva di ogni enfasi autoriale».
da giovedì 12 a domenica 15 ottobre 2017 – Teatro Brancaccino – Via Mecenate, 2, Roma
Teatro Brancaccino, via Mecenate, 2, Roma
giovedì 12 | venerdì 13 | sabato 14 ore 20.00
domenica 15 ore 18.45
tel. 06.80687231 ; www.teatrobrancaccio.it
LA REGGENTE
di Fortunato Calvino regia Stefano Incerti con Elena Russo, Salvatore Striano, Luigi Credendino Luci Cesare Accetta Costumi Zaira De Vincentiis e Annalisa Ciaramella Scene di Renato Lori con gli allievi della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti Elvira Borriello, Marta Bosticco, Luca Di Napoli, Fabio Marroncelli, Stefania Saviano, Barbara Vandi