Un’automobile lanciata a velocità folle troverà prima o poi sulla propria strada una curva che la costringerà a rallentare. Allo stesso modo procede il flusso della serie Rebuild di Evangelion, giunta al terzo episodio nella riproposizione della celebre serie anime ideata da Hideaki Anno.
Anche Evangelion 3.0 – You Can (Not) Redo, dopo il ritmo indiavolato del non del tutto esplicito finale del secondo episodio, deve necessariamente ridurre la velocità. Non lo si direbbe, dal momento che ancora qui l’incipit è pregno di azione, ma, esaurito il prologo, è il momento di respirare.

Rientra in scena il protagonista Shinji Ikari, e la stasi dell’occasione è un pretesto per cambiare completamente le regole. Sono trascorsi quattordici anni dal Terzo Impatto, forse non portato a compimento ma riuscito comunque a portare incredibile distruzione. Il tempo non lascia segni sui corpi dei giovani piloti, ma ha preteso un caro tributo da tutti gli altri. E’ nata WILLE, organizzazione che vanta tra le proprie file molte vecchie conoscenze e tende alla distruzione proprio di NERV e dei suoi prodotti. Grazie agli EVA superstiti ed alla gigantesca nave volante Wunder, WILLE continua la propria missione, mentre Shinji ha modo di legare con Kaworu Nagisa, misterioso giovane già intravisto negli episodi precedenti e che ha qui modo di fare la sua apparizione più importante.

Tra i due nasce un rapporto di amicizia al limite dell’omoerotico e, costruita per mezzo di duetti al pianoforte, si crea una armonia che risulterà funzionale alla parte finale, nella quale piloteranno insieme un nuovo EVA per compiere un’ultima, pericolosa impresa.    
La struttura consueta viene dunque stravolta. Manca la solita alternanza ritmata tra attacchi degli Angeli e momenti introspettivi; gli scontri (veri capolavori di animazione con straordinarie scelte cromatiche) sono spostati agli estremi della proiezione, mentre la parte centrale è un lunghissimo momento di stasi, sempre teso fra il disperato e l’idilliaco, nel corso del quale viene fatta luce su moltissimi punti da sempre poco chiari.

E’ da notare come, rispetto agli episodi precedenti, spesso semplici trasposizioni della serie televisiva, ora si vada in direzione totalmente inedita. E dopo l’overdose di rivelazioni, la splendida parte conclusiva finisce per introdurre un ulteriore sconvolgimento, portando la storia sull’orlo del collasso, ma senza precludere interessanti premesse per l’episodio finale, atteso intorno al 2015.