In Sala. Il potere dei soldi
Abbandonate le commedie, il regista Robert Luketic offre una storia di spionaggio industriale all’insegna della rivoluzione tecnologica
Abbandonate le commedie (La Rivincita delle Bionde, La Dura Verità) Robert Luketic si dedica al thriller. Tratto dall’omonimo romanzo di Joseph Finder, Il potere dei soldi cerca di essere un film di spionaggio vecchio stampo, con elementi consueti nel genere: dal triangolo di potere, al difficile rapporto amoroso. A tratti sembra quasi voler richiamare quel piccolo capolavoro di Slevin – Patto criminale.
Nulla di male, certo, soprattutto se ci sono due colossi come Gary Oldman e Harrison Ford (contraltari perfetti per Morgan Freeman e Ben Kingsley) a reggerti il gioco. Salvo poi cadere nel vecchio e infame vizio di arronzare un finale di una struttura narrativa che, almeno fino al primo tempo, stava reggendo alti ritmi.
Adam Cassidy (Liam Hemsworth) è un giovane lavoratore, il cui scherzo mette a repentaglio il suo lavoro di basso livello in una società tecnologica. Il suo capo, Nicholas Wyatt (Oldman), gli da la possibilità di salvare la sua occupazione accettando un incarico di spionaggio aziendale presso la società del rivale Jock Goddard (Ford). Ma ben presto si ritroverà intrappolato in una vera e propria guerra tra i due magnati, sulla leadership del mondo hi-tech.
Oltre al finale, la sceneggiatura pecca anche nell’imporre in secondo piano l’elemento “tecnologico” della trama. Il mondo degli smartphone, la comunicazione globale, la sempre attuale questione sul diritto alla privacy, sono tutti componenti che avrebbero dato uno slancio sociologico e attuale, rendendo la scrittura scenica di prima qualità. Invece, è tutto surclassato in favore dei soli personaggi. Certo, avere nel cast nomi di questo livello è un onore per tutti, ma a volte è proprio in queste sottigliezze che emerge il vero autore cinematografico. D’altra parte, Luketic abbandona quella lieve brezza di virtuosismo che avevamo notato in un paio di lavori precedenti (21 su tutti), per limitarsi a un modo di raccontare con più classico, regalando ai suoi attori tutti i primi piani di cui è capace. Sembra quasi timoroso difronte a tanta abbondanza, sia di talento sia di bellezza (Amber Heard, statuaria, non appare mai con un capello fuori posto).
Insomma, Il potere dei soldi ha grosse ambizioni consolidate su forti potenzialità rimaste inespresse. In pratica il problema della maggior parte dei blockbuster. E la colpa, come sempre in questi casi, non si sa mai a chi darla, se al regista o alle produzioni hollywoodiane. Non ci resta che rimandare Luketic, in attesa che possa finalmente sbocciare.
Dettagli
- Titolo originale: Paranoia
- Regia: Robert Luketic
- Fotografia: David Tattersall
- Musiche: Junkie XL
- Cast: Liam Hemsworth, Harrison Ford, Gary Oldman, Amber Heard
- Sceneggiatura: Jason Dean Hall, Barry Levy