Ecco come sarà il Guggenheim di Helsinki
Nel 2014 si apriva il bando per progetti di architettura per la futura sede del Guggenheim di Helsinki. La selezione tra i 1.715 progetti arrivati è durata un anno e finalmente la Solomon R. Guggenheim Foundation e la Città di Helsinki hanno annunciato il vincitore: lo studio parigino Moreau Kusunoki Architectes.
Il rispetto per il sito in cui si trova e la struttura non gerarchica di padiglioni giustapposti sono stati tra gli elementi più apprezzati dalla giuria esaminatrice, che ne ha lodato l’aspetto di un campus frammentato e orizzontale dove arte e società possono mescolarsi e convivere. Ogni lato dell’edificio dialoga con l’esterno: la città, il mare e il parco, e l’intero progetto è dotato di una certa flessibilità capace di seguire il futuro sviluppo urbano e quello museale.
Alcuni problemi tecnici restano da risolvere ma non preoccupano i vincitori, che hanno affermato di aver pensato a un edificio strettamente connesso alla città e ai cittadini e oggi guardano al futuro: “questa avventura ci ha portato energia, gioia e sogni”.
I problemi però non mancano. Quando nel 2011 la Fondazione Guggenheim aveva annunciato l’idea di un nuovo museo nella capitale finlandese un sondaggio tra i residenti aveva rivelato uno scarso consenso all’iniziativa. Inoltre la città di Helsinki e lo Stato dovrebbero sborsare delle grosse cifre per sostenere la costruzione, con un indotto sulla città per gli anni futuri che è solo una previsione senza garanzie.
In una città che negli scorsi mesi ha protestato per i tagli al sistema educativo e alla sanità, la politica può davvero permettersi un museo che supera i 100 milioni di dollari (il costo complessivo non è ancora definito) mentre gli auspicati finanziamenti privati languono?
Intanto Moreau e Kusunoki festeggiano e si preparano a costruire il museo e la sua torre, che diventerà il nuovo landmark del panorama urbano tra la chiesa ortodossa e quella luterana. Il brand vince su tutto.