Cinema

Drive In. Alfa Romeo Spider Duetto

Michele Notizia

Dustin Hoffman, Anne Bancroft ed una Alfa Romeo Spider Duetto, automobile italiana a tutti gli effetti tra i principali protagonisti del cult di Mike Nichols, Il Laureato.

Alfa Spider, you’re trying to seduce me… aren’t you?

La bellissima Alfa Romeo Spider Duetto rossa è  la co-protagonista a tutti gli effetti del film di cui parleremo. E’ data in regalo a Benjamin Braddock (Dustin Hoffman) dai suoi genitori come premio per aver finito col massimo dei voti il college: parliamo de Il Laureato, film del 1967. Il film di culto fu anche un inaspettato traino commerciale per la vettura. La casa italiana doveva sostituire la Giulietta Spider, uno dei modelli più famosi della storia, anche sociale italiana, simbolo della Dolce Vita, che tanto ha fatto per il cinema e viceversa. Naturale evoluzione meccanica della Giulietta, prese la base della Giulia, mentre per il corpo le fu dato uno scultore d’eccezione: fu l’ultimo progetto col placet di Giovanni Battista Farina, detto Pinin, a capo della famosa carrozzeria torinese.

Straordinariamente bella e controcorrente, fu immessa nel mercato nel 1966, poco prima dell’uscita del film e prima di quell’anno, 1968, che fece da spartiacque anche per il gusto delle persone. La linea tipica a saponetta, o come definita dagli appassionati, ad osso di seppia, aveva un tratto personale e “nuovo” rispetto i canoni dell’epoca. E pensare che la linea è stata proprio disegnata avendo in mente il popolo statunitense ed il difficile mercato d’oltre oceano. In Italia fu un discreto successo commerciale, fu prodotta infatti dal 1966 al 1994, un vero record, per una spider. Una particolarità riguarda il nome: quello della categoria restò anche il nome commerciale della vettura, spider, ma all’inizio fu indetto un concorso per scegliere il nome della vettura. Si partecipava spedendo delle apposite cartoline rosa. Tra i partecipanti anche il principe Bernardo d’Olanda e Guidobaldo Trionfi, vincitore estratto tra i tanti che proposero il nome Duetto, nome che fu poi abbandonato perché usato da un azienda dolciaria.

Ancor più particolare lo sbarco negli Stati Uniti. Sbarco vero e proprio. Fu infatti organizzata una crociera di presentazione diretta a New York, con a bordo tre esemplari di  Spider, con tanto di prove  sul ponte e di contratti firmati a bordo. Scalo intermedio a Cannes, durante il famoso Festival, dove molti divi si fecero le foto con la protagonista, inclusi Vittorio Gassman e Rossella Falk. Una volta sbarcata a New York aveva la reputazione di tutte le auto italiane, intrise di fascino ed esoticità tipiche di qualcosa di insolito che viene da un mondo estraneo. Esotica, particolare, sportiva, insolita… furono questi i motivi che portarono Mike Nichols a scegliere la vettura, che nel film è affidata a quello che viene definito “asso del volante”; inoltre il marchio milanese era poco conosciuto negli Stati Uniti d’America, finora limitati al modello precedente al Duetto (cosa molto curiosa, il nome dell’importatore Alfa Romeo era Hoffman). L’Alfa (e l’automobile) torna spesso come discorso nel corso del film, ripresa o menzionata nel suo contesto. E quale migliore compagna mentre Benjamin, che personifica la corruzione della società e la frivolezza, la usa per accompagnare Mrs. Robinson (Anne Bancroft in Brooks) quando “prova a sedurlo”, oppure si innamora ingenuamente della figlia Elaine.

Protagonista fin dal primo incontro con la non più giovane seduttrice, la vediamo durante le prime scappatelle. Corre mentre cerca di “traumatizzare” Elaine, guidata in maniera irresponsabile e zuzzurellona da Benjamin, per poi usarla come ristorante ad un Drive In; ferma quando la signora Robinson intima al giovane di lasciare Elaine, che poi scompare e la trova che sta per sposarsi. Memorabile la scena finale in cui la coppia Benjamin-Spider corrono, accompagnati dalle note della famosissima e bellissima colonna sonora di Simon & Garfunkel, alla ricerca dell’amata Elaine, verso Santa Barbara,  prossima al matrimonio, decisi a riprendersi la ragazza, attraversando una grande fetta di paesaggi americani, per poi dividersi quando finisce la benzina e Benjamin continua a piedi la corsa verso il suo amore, quasi perso, lasciando l’Alfa per strada … Il più tradizionale dei finali è riletto in maniera quasi grottesca, con la coppia che scappa con un viaggio in bus. Il successo che arrise al film portò fama anche alla vettura, che da allora è definita negli States con il nome di Graduate, a sottolineare come sia rimasta nell’immaginario collettivo la vettura de Il Laureato, guadagnandosi a tutti gli effetti  il diploma di co-protagonista. 



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