A cinema nel museo. Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino
Una piccola sala cinematografica con tanto di luce al neon all’esterno e poltrone rosse all’interno accoglie i visitatori della mostra conclusiva del progetto Residenze per Giovani Curatori alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
Una piccola sala cinematografica con tanto di luce al neon all’esterno e poltrone rosse all’interno accoglie i visitatori della mostra conclusiva del progetto Residenze per Giovani Curatori alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. I tre curatori selezionati quest’anno, Rosalie Doubal, Alec Steadman e Emeline Vincent, presentano la mostra The 338 hour Cineclub, aperta fino al 15 settembre, che propone 75 film e video di 14 artisti italiani under 40: Angioletti, Arancio, Gianluca e Massimiliano De Serio, Di Massimo, Fonassi, Franceschini, Gagliardo, Giacconi, Husni-Bey, Rocco Orlando, Rapicavoli, Senatore, Squillacciotti e Tonus.
Stefano Cagol, coordinatore di questa settima edizione del programma di residenza, spiega che i curatori “hanno deciso di allestire un cinema per organizzare un cineclub. La mostra si sviluppa così nel tempo più che nello spazio”. Come? I visitatori al loro primo ingresso ricevono la tessera di questo singolare cineforum e il programma di tutte le proiezioni, che si sviluppano nell’arco di 4 mesi. Potranno tornare gratuitamente ogni volta che vorranno per vedere tutti i film e i video presentati, non soltanto negli orari abituali di apertura del museo, ma il giovedì dalle 20.00 alle 23.00, proprio come un vero cineclub.
Un modo intelligente per ricomporre quella completezza di visione dell’opera che quasi mai il pubblico concede ai video in una mostra, e per ricreare l’esperienza, spaziale e temporale, del cineclub nel padiglione allestito appositamente in una sala della Fondazione. “Il dialogo fra le varie opere filmiche invita a considerare l’uso che gli artisti fanno delle convenzioni cinematografiche, reinventando ripetutamente i concetti di durata, narrazione, sceneggiatura, produzione dell’immagine e scenografia” dicono i curatori, che per tre mesi hanno attraversato l’Italia alla ricerca degli artisti da selezionare.
Tornare al museo per guardare tutti i video può essere anche l’occasione per rivedere le altre mostre in corso, come Greater Torino, a cura di Irene Calderoni e Maria Teresa Roberto, dedicata a giovani artisti che vivono e lavorano in questa città. In questa edizione Alis/Filliol e Alessandro Sciaraffa espongono in una doppia personale sculture e istallazioni che mettono a confronto le scelte espressive dei due artisti, silenziosa staticità e opacità materica il primo, sonorità e lucentezza il secondo.